PUNTO E ACCAPO

Finite le tornate elettorali Europee e Amministrative, mi sono divertito ad ascoltare la solita ridda di giustificazioni sul mancato risultato ottenuto e l’ inversione dei risultati , dichiarando vittorie inesistenti purtroppo, è sempre stato così , le analisi operate dalle segreterie dei partiti , tranne in casi eclatanti come per i Cinque Stelle , che hanno dovuto ammettere ,la defaillance elettorale , gli altri partiti hanno tutti, non proprio tutti, anche Renzi e Calenda hanno dovuto ammettere la sconfitta per le Europee, dichiarato la vittoria, vecchia malattia della prima Repubblica.

Ma volendo essere onesti il vero vincitore è l’astensione ,siamo tristemente al disotto del cinquanta per cento di votanti.

Ci sono democrazie che eleggono i loro presidenti con poco più del trenta percento, come l’America , e gli analisti parlano di un effetto derivato dal bipolarismo che in qualche modo è stato ricreato anche qui da noi, Berlusconi e Prodi furono fautori di un bipolarismo legato alle coalizioni di centro destra il popolo delle libertà e l’ulivo per il centro sinistra .

I colleghi della carta stampata e quelli avvezzi alle presenze televisive, parlano , in alcuni casi, seguendo quanto gli è stato imposto come “verbo” dettato dalle segreterie di partito, ingenerando confusione, non solo politica, ma anche matematica, visto che i numeri non possono essere stravolti secondo arzigogoli non scientifici.

Calcolando che la disaffezione al voto è così elevata , i flussi elettorali non sono più valutabili con i dati evidenziati, in altre parole, a vinto l’astensione e non i partiti canonici , ma siccome sarebbe impossibile gestire i risultati, possiamo dire che il popolo italiano ha “schifato” i partiti, e le percentuali rimangono quelle uscite dalle urne.

Altro capitolo è legato al Parlamento Europeo , che dopo aver visto un avanzata generalizzata delle destre e delle destre estreme, si ritira “sull’ Aventino” ,riformulando la stessa governance preesistente alle elezioni, anche qui , sicuramente c’è un errore di fondo , una struttura come quella Europea , non può continuare a vivacchiare continuando a non recepire i cambiamenti che nei singoli Paesi avvengono disconoscendo la voglia di cambiamento espresso dal voto, quanto sopra ,innesca un precedente pericoloso, il non seguire i sentiment dei Popoli , autorizza ad una disaffezione dell’elettorato e delle strutture Europee sempre maggiore e potrebbe sfociare in rivolte pericolose per la democrazia.

Sarebbe più saggio aspettare le lezioni Francesi e prendere atto che i socialisti tedeschi hanno avuto un calo impressionante, come è impressionante il risultato dell’estrema destra tedesca vicina al neo nazismo.

Come vedete, cari lettori , non ci sarebbe bisogno di falsi profeti e imbonitori che con magica maestria, mischiano le carte, il giornalismo è una cosa serie e serve, non a cambiare le idee a chi legge, ma a chiarirle, con la verità effettuale.

Ritroviamo la professionalità necessaria ad una attività che deve avere una deontologia ferrea per non ingenerale falsi profeti,

Torniamo tutti a nostra scienza ,scriviamo e parliamo di verità, non dimenticandoci che questa è conseguenza dei fatti e non dalle speranze delle segreterie politiche.

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