Continua lo strano gioco di Salvini, incapace di seguire una linea concludente e coerente in politica nazionale.
Gia con il Governo giallo verde, interruppe il percorso nel momento di maggior espansione del partito, per passare all’ opposizione e sperando di costringere la politica ad andare ad elezioni anticipate, cosa che non successa , troppi interessi economici dei singoli e dei partiti giocavano a sfavore delle elezioni.
Passato all’opposizione del Governo giallo rosso, annaspa in una situazione che non gli dà potere di recuperare posizioni e finisce per far crescere Fratelli d’Italia.
Quindi si arriva alla caduta del secondo Governo Conte e alla grande ammucchiata del Governo Draghi.
La scelta di Salvini di entrare nel Governo scredita ulteriormente la Lega agli occhi degli elettori, continuando a favorire il passaggio verso la Meloni d’interi pezzi del partito, ma la botta finale è la incredibile storia della rielezione di Mattarella, sicuramente personaggio degnissimo e capace, ma certo non amico dello “scassato centro destra.
Il capo della Lega decide di essere il deus ex machina della promozione di questo e qull’ altro personaggio da portare alla Presidenza, bruciando tutta una serie di nomi di grandissimo valore non riuscendo a portare nessuno a casa.
Ora ,come ora, con i sondaggi che danno FdI sopra la Lega e primo partito in Italia, con la Lega scavalcato anche dai DS, ora Salvini ricomincia a votare contro il Governo, insieme alla Meloni, tentando un recupero ,in merito elettorale ,impossibile dopo le incredibili giravolte effettuate negli ultimi due anni.
Forza Italia, è ormai avviata ad essere rimorchio di un centro liberal cattolico che si è formato con mille sfaccettature ma che da Calenda a Todi, forse anche con Renzi, potrebbe essere nuova stampella di un possibile altro Governo ,o lo stesso attuale in carica .
E il Re Tentenna resterà sulla trincea della Meloni, che tanto bene le ha portato aprendo un’altra crisi come quella del Papete, o riapproderà nel calderone del Governo Draghi, attualo, o bis?
Per ora si aprono le scommesse, ma certamente la inaffidabilità del soggetto crea più di un dubbio sulla linea che dovrebbe seguire, per risalire la china dei sondaggi e del rispetto dell’elettorato leghista, in libera uscita verso la destra o la sinistra, precludendosi anche la possibilità di essere polo attrattivo dell’armata in dismissione dei Cinque Stelle.
Ai posteri l’ardua sentenza.
Dario Miccheli
