Nove anni di reclusione per Angelo Moccia, condannate con lui altre quattro persone a pene che vanno da un anno e 4 mesi a 8 anni.

L’indagine era stata avviata nel 2017, poco tempo dopo la scarcerazione di Angelo Moccia, e ha consentito di documentare gli interessi economici del clan nella Capitale.
La tesi della procura, sposata dai giudici, è che l’organizzazione gestita da Moccia ricliclasse denaro di provenienza illecita.
Effettuando investimenti in beni immobiliari e attività di ristorazione, soprattutto nella zona della Roma bene tra San Pietro, Piazza Navona e il quartiere Prati.
Le Condanne
Nove anni di reclusione per Angelo Moccia, capo dell’omonimo clan: è la condanna decisa dal Tribunale di Roma nel processo che vede imputate sei persone, con accuse, a vario titolo e a seconda delle posizioni, che vanno dall’estorsione alla fittizia intestazione di beni, con l’aggravante del metodo mafioso.
L’operazione aveva portato al sequestro di alcuni ristoranti nel centro della Capitale e all’arresto di 13 persone, fra cui i due boss Angelo e Luigi, la cui posizione è stata stralciata.