Offesa, denigrata, picchiata e insultata dal marito perché “troppo grassa e troppo nera”.

È ciò che è ha dovuto patire una donna originaria del Congo nei pressi di Ferentino, in provincia di Frosinone.

Tutto per colpa dell’ex marito cinquantenne, anche lui di origine africana, che si vergognava del suo aspetto fisico.

Una storia che ha inizio dieci anni fa, quando la vittima decise di partire dall’Africa per raggiungere il compagno in Italia, con l’obiettivo di vivere un sogno a occhi aperti.

"Sei troppo grassa e troppo nera". Picchia e violenta la moglie costringendola a usare creme sbiancanti

“Sei troppo grassa e troppo nera”.
Picchia e violenta la moglie costringendola a usare creme sbiancanti© Fornito da La Repubblica

Da quel momento invece ha avuto inizio il suo incubo, con l’uomo che fin da subito ha cominciato a maltrattarla di giorno in giorno.

Perché lui si vergognava dell’aspetto estetico della moglie, non era bella così come avrebbe voluto, quei chili di troppo non venivano considerati attraenti da lui che pertanto l’ha costretta a seguire diverse diete per poter dimagrire il più velocemente possibile.

Non solo, anche il colore della pelle era un problema.

Troppo scura: l’uomo voleva un incarnato molto più chiaro e accettabile per i suoi standard.

L’ha così costretta a un utilizzo massiccio di creme sbiancati affinché potessero uscire per strada senza che lui si vergognasse.

Una vita totalmente diversa rispetto a quello che la donna si era immaginata.

La figlia della coppia è stata, inoltre, costretta ad assistere a continui abusi da parte del cinquantenne nei confronti dell’ormai ex moglie.

Perché non c’erano solo le offese, ma anche le botte e le violenze sessuali.

Tutte aggressioni visibili a causa dei numerosi lividi, notati dalle amiche di lei.

Sono state loro a convincerla a prendere le distanze dal suo carnefice chiedendo la separazione, per poi denunciare tutti i soprusi, subiti nell’arco degli ultimi dieci anni ai carabinieri che hanno così aperto le indagini.

Ora l’uomo dovrà rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia, con la sentenza attesa per il 20 marzo.

Di Admin

Scopri di più da Giornalesera.com

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere