
Il nostro giornale ha appreso da uno dei fedelissimi della nuova segretaria del Partito Democratico, che il progetto “molto ambizioso” della neo segretaria era quello di creare una alleanza guidata dal Pd e che contenga tutti: i 5 Stelle di Giuseppe Conte, il nuovo partito di Carlo Calenda e Matteo Renzi e anche la bicicletta Sinistra Italiana-Verdi.
A poco più di un mese dalla sua elezione, il progetto “ambizioso”, è stato archiviato da tutti i componenti della sinistra.
Ha fatto notizia l’abbandono di Beppe Fioroni, storico esponente della Margherita.
“È un Pd distinto e distante da quello che avevamo fondato che metteva insieme culture politiche diverse dalla sinistra al centro, con i cattolici democratici, i popolari e la Margherita.
Oggi legittimamente diventa un partito di sinistra che nulla a che fare con la nostra storia, con i nostri valori e la nostra tradizione” .
Il cosiddetto “effetto Schlein” avrebbe dovuto ridimensionare la forza dei “capibastone” e velocizzare le pratiche del partito.
Ma a quanto pare le cose sono andate diversamente, un importante dirigente legato alla corrente di Bonacini tuona;
«Schlein ha proposto gestione unitaria e poi ha scelto senza interlocuzioni i due capigruppo (Boccia e Braga)».
la partita sui capigruppo ha spezzato, una volta per tutte, l’unità tra il neo presidente Stefano Bonaccini e la neo segretaria Elly Schlein.
