Giovanni De Ficchy

Un commesso di Palazzo Chigi issa le bandiere per inizio della riunione Consiglio dei Ministri, Roma, 15 Giugno 2023.

Palazzo Chigi crea un precedente e utilizza i poteri speciali per blindare i pneumatici digitali: no alla circolazione delle informazioni sugli automobilisti e a quelle di sicurezza nazionale

La decisione del Consiglio dei ministri del 15 Giugno 2023, rappresenta un avviso di sfratto per i cinesi, il governo ha infatti deciso di ricorrere all’uso della ” Golden Power”.

la “golden power” altro non è che un insieme di norme che conferisce al governo la capacità di porre condizioni, o se necessario anche veti, in caso di tentativi di acquisto «ostile».

 L’ambito di applicazione non è più solo quello dei settori «tradizionali», ovvero difesa, energia, trasporti e telecomunicazioni, ma anche da quelli che rientrano nelle recenti estensioni del golden power, quindi: tecnologie 5G, salute, agroalimentare, finanziario, creditizio e assicurativo.

Il governo ha infatti disposto l’esercizio dei poteri speciali, sull’operazione di acquisizione della società dei pneumatici italiana , da parte della CHINA NATIONAL TIRE AND RUBBER CORPORATION LTD .

Dal 2019 la legislazione riguardante la ” Golden Power”, ha cambiato di significato, poichè il controllo da parte degli organi di vigilanza è stato esteso a tutte le imprese, pubbliche e private.

Sotto la lente non passano poi solo gli aspetti finanziari della operazione, ma soprattutto le attività di rilevanza strategica per il sistema di difesa e sicurezza nazionale.

Il tesoro da difendere in questo caso sono i sistemi informatici per acquisire informazioni.

Era rimasto fermo l’accordo con cui i soci italiani Mtp (Marco Tronchetti Provera) e Camfin (Pirelli) avevano accettato di perdere un consigliere, passando quindi da 4 a 3, facendone guadagnare uno al socio cinese Cnrc, che sarebbe salito da 8 a 9.

Tronchetti Provera sarebbe diventato vicepresidente esecutivo e non più amministratore delegato, lasciando la successione a Giorgio Bruno.

 Il governo con il suo provvedimento ha imposto che «per alcune decisioni strategiche del Cda, le prescrizioni del governo prevedono, altresì, un voto di almeno i 4/5 del consiglio di amministrazione».

Il governo italiano che nel 2019 ha firmato con Pechino il Memorandum sulla “Belt and Road Initiative” (o via della Seta) rendendo l’Italia l’unico Paese del G7 ad aver aderito al grande progetto infrastrutturale cinese.

Rappresenta oggi una forma di “imbarazzo”, visto l’acuirsi della guerra commerciale tra gli Stati Uniti e il Dragone asiatico.

A mio modesto parere, la decisione del Governo Meloni, annuncia appunto la decisione di disdire l’accordo , che altrimenti si rinnoverebbe nel 2024.

Altri fronti aperti che riguardano State Grid Corporation of China dal 2014 è entrata con il 35% nel capitale di Cdp Reti, la holding di Cassa depositi e prestiti che controlla aziende dell’energia come Snam, Terna e Italgas.

Una partecipazione di minoranza che si limita all’incasso di profitti, ma è consistente.

D’altra parte, dopo la decisione del governo sarà molto difficile che i cinesi investino ancora nel Nostro paese.

Di Admin

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