De Ficchy Giovanni

Lo ha annunciato in diretta televisiva: il deposto presidente,
Mohamed Bazoum era stato eletto democraticamente due anni fa, non si sa dove sia ora
Lo hanno riferito i militari del Paese, in un messaggio alla televisione nazionale in cui hanno confermato un colpo di Stato.
I militari, che hanno precisato di agire per conto del Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria (CLSP), hanno anche annunciato la chiusura dei confini del Paese e l’imposizione del coprifuoco a livello nazionale.
La Costituzione è stata sciolta. “I confini del Paese sono stati chiusi ed è stato dichiarato il coprifuoco a livello nazionale” dalle 22 alle 5 del mattino, ora locale, fino a nuovo avviso, hanno affermato i soldati, aggiungendo che “tutte le istituzioni” del Paese sono state sospese.
. Dietro il golpe tre colonnelli, due dei quali coinvolti nel colpo di stato del 1999.
Il presidente nigerino è stato rovesciato ieri da un colpo di stato.
Nell’annuncio televisivo, il colonnello Amadou Abdramane, con altri nove soldati in divisa dietro di lui, ha detto: “Noi, le forze di difesa e di sicurezza… abbiamo deciso di porre fine al regime che conoscete”.
“Ciò segue il continuo deterioramento della situazione della sicurezza e la scarsa governance economica e sociale”, ha proseguito, invitando “tutti i partner esterni a non interferire”.
All’inizio della giornata, i membri della guardia presidenziale del Niger hanno iniziato un ammutinamento circondando il palazzo presidenziale nella capitale Niamey e bloccando l’ufficio e la residenza del presidente Mohamed Bazoum, alleato chiave dell’Occidente nella lotta contro la militanza islamista in Africa occidentale.
La presunta ragione dell’ammutinamento risiederebbe nell’intenzione di Bazoum di destituire il comandante della Guardia Presidenziale,
il generale Omar Tchiani.
Intanto il dipartimento di Stato americano aveva fatto sapere che il segretario Antony Blinken in giornata aveva parlato con il presidente del Niger, assicurando il sostegno degli Stati uniti mentre si infittivano le voci di un tentativo di colpo di Stato.
“Il Segretario ha trasmesso il fermo sostegno degli Stati Uniti al Presidente Mohamed Bazoum e alla democrazia del Niger”, è stato spiegato.
Blinken “ha sottolineato che gli Stati Uniti stanno dalla parte del popolo nigerino e dei partner regionali e internazionali, condannando questo tentativo di prendere il potere con la forza e ribaltare l’ordine costituzionale”.
Il segretario Usa ha però precisato “che il forte partenariato economico e di sicurezza degli Stati Uniti con il Niger dipende dalla continuazione del governo democratico e dal rispetto dello stato di diritto e dei diritti umani”, ha reso noto ancora il dipartimento di Stato in una nota.