Dario Miccheli

Esiste una diatriba politica tra il Governo e l’Opposizione sull’applicazione di un salario minimo per legge, a cui il Governo replica che non è possibile un salario minimo per legge, ma questo deve essere contrattualizzato con i sindacati, anche se è necessario , comunque contrattualizzare meglio alcuni contratti che sono stati firmati dai sindacati con cifre veramente ridicole, che non si possono considerati veri salari.

Vorrei sapere che fine hanno fatto i sindacati degli anni settanta ,propugnatori dello Statuto dei lavoratori e della contrattualizzazione di tutti i lavoratori.

Peraltro nello stesso periodo, per combattere la svalutazione degli stipendi veniva applicata la scala mobile che permetteva il recupero del potere d’acquisto e combatteva la svalutazione e l’inflazione.

Ma erano altri sindacati , che volutamente scrivo con lettera minuscola, perché ora sono il pallido ricordo di quelle associazioni che erano pronte a tutto, anche allo scontro fisico, contro chi sfruttava i lavoratori.

Ora Landini e soci, peraltro divisi perché la CISL si trova su altre posizioni, rumoreggiano, sbraitano, chiamano a raccolta i lavoratori, non riuscendo a schierare quella imponente armata che dimostrava nelle piazze nel settanta e nell’ottanta.

Non si capisce l’ira di Landini, il Governo vuole contrattualizzare e questa dovrebbe essere la strada migliore per i lavoratori, le parti sociali e quelle datoriali , s’incontrano e trattano i rinnovi e i nuovi contratti, creando un circolo virtuoso tra interessi datoriali e i lavoratori.

Ma siamo nell’Italia in cui ha vinto la Meloni e non c’è un Governo di sinistra come negli ultimi vent’anni , anni in cui il sindacato è letteralmente scomparso troppo preoccupato di non dare fastidio al Governo dei sinistri come loro, dimenticando i diritti dei lavoratori e la morale stessa che ha spinto alla creazione del Sindacato, che si chiame Costituzione Italiana, che vede nel sindacato l’artefice della tutela dei lavoratori e del lavoro.

Povera Italia dei guelfi e ghibellini , in lotta fra di loro per il potere, scordandosi i lavoratori.

Sindacalisti, tornate a vostra scienza , è ora di guardare l’interesse dei lavoratori e non le basse beghe di politica, riapriamo una stagione di tutela del lavoro e dei lavoratori, così facendo facciamo cresce l’Italia e il suo popolo, tuteliamo gli interessi di chi lavora e chi vuole lavorare, ricominciamo a fare Sindacato per chi lavora e per chi vorrebbe lavorare , non bisogna avere paura, ma essere certi di poter cogliere il risultato migliore, rendere la vita dei cittadini meno stressata e preoccupata.

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