Antoniu Martin, storico e analista politico

Sebbene si parli generalmente del rosacrocianesimo come di un ordine segreto
o di una società segreta, forse la migliore interpretazione che se ne può dare è quella di
un movimento.

Nella sua essenza, il rosacrocianesimo è una corrente o un movimento
esoterico, influenzato dal cristianesimo mistico in cui sono stati integrati elementi
alchemici e cabalistici.

I pensatori rosacrociani lanciarono idee che rispondevano ad
alcune aspirazioni universali ed eterne dell’umanità: chi non sogna di vivere in una
società ideale, senza povertà, senza malattie, dove possa funzionare un’autentica
fraternità, chi non aspira a una rigenerazione economica, sociale o religiosa ?
Più profondamente, la Croce e la Rosa possono rappresentare l’unione degli
opposti, come condizione della dinamica universale.

È noto che nel XVII secolo il
Rosacrocianesimo entrò in contatto con un altro movimento esoterico, la
Frammassoneria.

Gli storici che hanno studiato la diffusione del fenomeno iniziatico in
Europa affermano che dalla seconda metà del secolo della Riforma, la Transilvania
divenne un territorio molto interessante per molti rappresentanti del movimento
rosacrociano.

Da allora, lo spazio intracarpatico si è affermato come parte della catena
universale della tradizione ermetica.
Numerosi studiosi occidentali furono invitati e ospitati dal principe Gabriel Bethlen
ad Alba Iulia, per studiare presso il Collegio Accademico qui fondato nel 1622.

Uno di
loro era Johann Alsted, considerato un fine conoscitore della Bibbia in Europa a quel
tempo.

Pubblicando un trattato e un’enciclopedia biblica, Alsted sviluppò una visione
illuministica del mondo ispirata a una filosofia occulta che faceva parte di una “nobile
tradizione adamica”.

Questa teoria, su un sapere ancestrale, fu ampiamente
abbracciata dai rosacrociani, e successivamente ripresa dalla Massoneria Speculativa.
Da qui in Transilvania, Alsted ebbe una ricca corrispondenza con altri pensatori
rosacrociani come Johann Valentin Andreae e Jan Comenius.
Un altro grande Rosacrociano che successe ad Alsted alla guida del Collegio
Accademico di Alba Iulia fu Johann Bisterfeld.

Esso rimase noto attraverso gli studi
dedicati al “linguaggio universale”, tema prediletto del movimento rosacrociano. Forse la
figura rosacrociana più importante, originaria della Transilvania, fu Johannes Kelpius,
nato vicino a Sighisoara.

Stabilitosi poi in America, assunse una concezione millenaria,
fondando una comunità di credenti con i quali attese la seconda venuta di Gesù.
Kelpius è considerato il padre del rosacrocianesimo moderno.
E attraverso questa personalità di livello mondiale, si può vedere l’importanza
che la Transilvania ha avuto all’interno del movimento a livello internazionale.
Sostenendo la meritocrazia, assumendo idee preilluministe, gli studiosi rosacrociani
contribuirono alla realizzazione di notevoli riforme politiche e sociali, svolgendo il ruolo
di vere e proprie eminenze grigie per alcuni sovrani dell’epoca.

Di Admin

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