Giovanni De Ficchy

Nuovo libro di Daniele Capezzone 

Una fiamma in copertina, giusto per far saltare qualcuno sulla sedia, solo per cominciare…

Dire ai compagni di smetterla con il fascismo, se da una parte è una provocazione geniale, dall’altra è anche un prezioso consiglio.

Resta memorabile infatti, la conferenza stampa con la quale Calenda ruppe col Pd e disse che pur non essendo d’accordo su nulla, Letta stava proponendo di fare un Comitato di Liberazione nazionale che non avrebbe portato da nessuna parte.

Ed ebbe perfettamente ragione.

Il fascismo è la vera e propria ossessione della sinistra.

Non ci sono una sola campagna elettorale né un solo momento di dibattito pubblico che restino esenti da questo logoro evergreen.

Ogni episodio, non importa se vero, verosimile, presunto, inventato, che possa essere funzionale a infilare a forza una metaforica camicia nera alla destra è immediatamente esaltato e ingigantito a sinistra.

Ma quando invece (è accaduto proprio a Capezzone all’università La Sapienza di Roma) sono i collettivi di sinistra a tentare di conculcare con la violenza la libertà di parola altrui, allora scatta il riflesso di minimizzare-attenuare-smorzare.

Ogni giorno siamo costretti a liti sul passato, su quel fardello che ci portiamo appresso dalla nascita della Repubblica e non ci accorgiamo di quanto sia pervasiva e pericolosa l’agenda progressista, quella che negli Stati Uniti chiamano ‘woke’, con le sue insidie di conformismo, omogeneizzazione, rifiuto della differenza – per paradosso, proprio da parte di chi ama alzare retoricamente la bandiera delle diversità. Quello di Daniele Capezzone è un liberty speech sfrontato, che chiama in causa in modo esplicito gli avversari della sua visione e pure gli amici e gli alleati troppo timidi, o disorientati, o confusi sul senso stesso della battaglia da ingaggiare.

È a suo modo un piccolo manifesto liberale e libertario, che non mancherà di suscitare polemiche e aspre reazioni.

Aspettiamo le conseguenze, i librai che per resistenza impediranno le vendite, chi lo metterà sottosopra nelle librerie, chi strapperà le pagine.

Siamo pronti a tutto: con questa sinistra “democratica e moderata” siamo abituati a fare i conti ogni giorno.

Di Admin

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