Giovanni De Ficchy

  Il titolo si riferisce al secondo capitolo delle avventure di James Bond, nonché uno dei migliori di tutta la serie: A 007, dalla Russia con amore

Con Sean Connery, e dalla nostra Daniela Bianchi, che interpreta la sovietica Tatiana Romanova, entrando immediatamente nell’immaginario collettivo come una delle più sofisticate e convincenti Bond girl.

Ma la realtà odierna richiama la pellicola entrata nella leggenda del cinema.

Scoppia la polemica, si apre un nuovo caso , quello che riguarda la Signora Irina Osipova, la discussa neoassunta a Palazzo Madama, russa, ex candidata di Fratelli d’Italia e putiniana, che ha vinto il concorso per lavorare in Senato. 

Suo padre Oleg Osipov è a capo del distaccamento italiano di Rossotrudnichestvo, agenzia governativa russa responsabile della gestione degli aiuti esteri.

Irina Osipova è sua figlia, coinvolta nella politica di destra italiana almeno dal 2014.

Collaborava in un primo momento con la Lega Nord .

Avrebbe ottenuto successivamente la cittadinanza italiana e si sarebbe unita al partito “Fratelli d’Italia” giugno 2016 si sarebbe candidata al consiglio comunale di Roma, nella lista dei “Fratelli”.

Oleg Osipov ha dichiarato che sperava che il partito di sua figlia vincesse.

Luca Pedetti è il membro dei “Fratelli”, che ha sposato Irina Osipova il 26 maggio di quest’anno.

Osipova, ricordiamolo, ha vinto un posto per coadiutore parlamentare in Senato.

A Palazzo Madama, dal 1 novembre, avrà accesso a banche dati e alla possibilità di classificare atti. 

Il padre di lei, Oleg Osipov, per anni numero uno di Rossotrudnichestvo, l’importante agenzia russa del ministero degli Esteri oggi bollata dall’Unione europea come strumento di influenza di Vladimir Putin all’estero e quindi sanzionata. 

 Ma se i legami familiari di Irina sono ben noti, così come le sue frequentazioni con esponenti dell’estrema destra italiana e russa , alcuni dei quali hanno combattuto in Donbass.

Quello che non si sapeva finora era il lavoro di Pedetti, consulente del ministero della Difesa e Nato.

La strategia con cui si infiltrano, gli agenti della disinformacja russa è ormai abbastanza chiaro, grazie alle così chiamate “Casa Russsia”, organizzano incontri culturali, che in un primo momento sembrano non avere nulla di particolare, ma che consentono loro di venire in contatto con esponenti politici, giornalisti, ed opinion leader italiani.

Ad esempio  la direttrice della Casa Russa a Roma è Dariya Pushkova, ex propagandista di Russia Today e figlia del senatore russo Aleksey Pushkov, del partito di Putin.

L’associazione culturale è nella realtà ben altro, si tratta di uno strumento di soft power con cui si vengono a stabilire dei contatti tra le classi dirigenti russa ed italiana.

Visto il modus operandi russo, bisogna chiedersi se sia anche una base per l’attività dell’intelligence russa in Italia.

Nel 2019 il marito di Osipova ha fondato una start-up chiamava Pepeeta e si occupava prevalentemente di tecnologie, blockchain, e sistemi distribuitivi.

Tra i tanti incarichi che l’uomo vanta c’è «un impiego in ingegneria dei sistemi presso aziende del gruppo Finmeccanica (ora Leonardo Company) dove ha fornito supporto logistico integrato all’interno del team ILS per il sistema di pianificazione delle missioni denominato Mission Support Systems, un complesso assieme di sistemi hw/sw fornito alle Forze Armate italiane, in particolare all’Aeronautica Militare e all’Aviazione dell’Esercito, oltre che ad altre forze armate in ambito Nato».

Quello di un mancato controllo sulla sicurezza nazionale è un vulnus pericolosissimo.

È un problema gigantesco che sta compromettendo il futuro dell’Italia.

Non so chi finanzi tutto ciò. 

Una cosa è certa bisogna smantellare la rete del putinismo in Italia, esistono centinaia di associazioni Casa Russia, o amicizia Italia Russia da chiudere quanto prima.

Di Admin

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