Paola Meledandri

Esistono poesie esoteriche, fiabe esoteriche, racconti esoterici, opere teatrali esoteriche, testi musicali esoterici eccetera. insomma…
A qualunque modalità di scrittura può applicarsi il genere esoterico, la ricerca esoterica…
Divisibile per consuetudine storicamente acclarata in esoterismo ed essoterismo… Soltanto la prima branca è lettura comprensibile per pochi, soltanto gli iniziati hanno gli strumenti per poter accedere capendo… Gli altri, i più, devono accontentarsi dell’essoterismo che definisce ciò che da tutti può essere compreso.
E’ quindi buona regola come prima cosa scegliere i fruitori, la platea a cui ci si vuol rivolgere… Come seconda cosa si sceglierà l’argomento e come terza, ma non ultima per importanza, sceglieremo con quale modalità scrittoria “cercare di fare breccia”.
Molteplici sono le riviste in campo esoterico, portavoce di un sottostante gruppo di interessi, di un’associazione culturale.
Le stesse, cartacee o digitali abbracciano tutto il mondo dell’esoterismo, che contiene al suo interno mille sfumature di colore.
Anche riviste non di taglio prettamente esoterico, gradiscono articoli, da inserire nella pagina della cultura di tematiche intellegibili per il pubblico e comunque attrattive.
Così proliferano articoli su luoghi simbolici e misteriosi in Italia e fuor dai confini,la loro storia, la simbologia connessa, biografie intervista a personaggi del campo, anche immaginari (si pensi ad Alice di Lewis Carroll, al Pinocchio di Collodi) analisi di eventi sacri e profani che si prestano ad un’ analisi anche densa di contenuti originali.
Si pensi al Natale, coincidente con il solstizio d’inverso, alla festa della Luce di Stonehenge, alle origini e al significato folcloristico e non apparente della festa di Halloween, di giochi come gli scacchi, il gioco dell’oca. La lista è appassionante ed infinita.
Le riviste specialistiche hanno un taglio ben preciso, dettato dalla radice culturale di cui vogliono farsi portavoce: così storia, simbologia, luoghi e leggende, numerologia, kabala, sciamanesimo, analisi di grandi del presente e del passato, massoneria, martinismo, alchimia, cenni all’origine della magia, che da sempre in tutto il mondo ha attratto l’uomo, divinazione e le sue vie, new age, yoga ecc.
Mai come in questo momento storico poco felice post pandemico, vi è attrazione per una lettura e un approfondimento di temi sconosciuti o poco noti, che aprono la mente al sogno, allo svago, all’esistenza di una visione della realtà, parallela a quella materiale, profondamente intimista e spirituale.
Le tecniche scrittorie, quando si tratta di simbologia, luoghi, storia, personaggi devono necessariamente richiamare l’attenzione di chi legge, che deve essere portato per mano (anche con l’ausilio di immagini, disegni, foto, aforismi), nella centralità del tema trattato.
Il sommo Poeta definiva esservi, nei versi della Divina Commedia, la veritade ascosa sotto bella menzogna…
Ed è questa la caratteristica degli scritti esoterici …
La capacità di prestarsi a più di una lettura e spesso di nascondere mimetizzandolo, il vero autentico messaggio.
Il lettore deve imparare, a volte, a decriptare la verità sottostante che è stata espressa.
La verità è una conquista personale, chi scrive deve fornire al sua verità, ma la stessa è una pietra occulta che va cercata al nostro interno (occultam lapidem).
Fondamentale è come esprimere contenuti complessi e originali (per i non addetti a lavori) in maniera accattivante e sufficientemente sintetica.
La composizione di un articolo e il giusto dosaggio di materiale grafico a supporto, la fantasia di cercare temi nuovi, la capacità di riproporre temi trattati in maniera differente e attrattiva, la possibilità di esporre in lingua straniera.
Seguono poche righe di un brano di tenere esoterico a modi esempio-
La leggenda di San Giorgio è una delle più diffuse per tutto il medioevo sino ad oggi, la stessa si presta a diverse letture , essendo un condensato per laici e credenti di simbologia.
Molteplici le sue rappresentazioni su tela, icone o in testi che raccolgono le gesta del Santo, senza alcun dubbio tantissimi i significati, le interpretazioni seguendo varie chiavi di lettura, nessuna esclusa: la partenza può avere un mero approccio simbologico, o portare a riflessioni religiose e, quindi, alla lettura esoterica della storia e della scena del combattimento tra i due protagonisti, un uomo, divenuto Santo e una creatura non appartenente al mondo reale. . .
La storia romanzata narra che Giorgio fosse un nobile cavaliere errante cristiano proveniente dalla Cappadocia: giunto nel suo pellegrinare in Cirenaica venne edotto che nel luogo ove si trovava, appariva e creava sgomento un terribile drago, la cui rabbia devastante poteva essere contenuta solo da sacrifici , sovente umani. La Leggenda vuole che fu il Cavaliere, senza macchia e senza paura, a salvare un ostaggio del mostro finito tra le sue grinfie:la figlia del Re.
Le avventure del Cavaliere, al di là di ogni rappresentazione iconografica, simbolicamente è la lotta del bene contro il male, della brutalità riconducibile ad un essere ferino sulla ragione.
L’apparato iconografico, naturalmente, andò di pari passo, tanto che la rappresentazione di San Giorgio che combatte con il drago, divenne, in assoluto, una delle più diffuse nell’arte cristiana, in epoca medievale e successiva, tanto in Occidente come in Oriente
Nella rappresentazione di Paolo Uccello lo sfondo sede dell’uccisione, è una grotta, e vi è composto un sereno paesaggio con un turbine di nuvole sopra San Giorgio, a sottolinerare il suo vigore guerriero. Il suolo è fatto da siepi quadrangolari dipinte in base alla tecnica della prospettiva lineare centrica, per i quali l’Artista fu tra i primi a lavorare. Esistono di Paolo Uccello altre tavole con San Giorgio e il drago: una di dimensioni simili (52×90 cm), al Museo Jacquemart-André di Parigi, di epoca successiva con maggiore schematizzazione delle figure , quindi una anteriore alle altre due, collocata alla National Gallery of Victoria di Melbourne.
Della leggenda che narra dell’uccisione del drago ne sussistono ulteriori di cui alcune molto similari tra loro. Una di queste si svolge in Libia, ove il malvagio drago si nascondeva in uno stagno per seminare terrore e morte . Un giorno, fu estratta a sorte , per essere offerta alla cruenza del drago proprio la figlia del Re. Un giovane cavaliere, Giorgio, il quale, saputo dell’imminente sacrificio, offrì il suo coraggio in nome della fede per salvare la ragazza.
Sotto la protezione divina, col suo destriero, ferì gravemente il drago con la sua lancia e lo gettò a terra, per poi chiedere alla giovane figlia del Re di avvolgere la sua cintura intorno al collo del grande drago, per condurlo verso la città. Giorgio annunciò al popolo di essere giunto per liberare tutti dalle insidie mortali del drago e chiese loro la conversione, quale contropartita per uccidere la creatura sovrannaturale..
Fu così che il Sovrano e la popolazione si convertirono e il cavaliere uccise il mostro, conducendolo fuori dalla città, trascinato da quattro paia di buoi.
Questa storia è stata trasposta in tante differenti versioni e non tutte culminano con la morte della bestia, lo scontro però è sempre un simbolico viaggio nelle nostre passioni dove si accavallano in una altalenante e talvolta contradditoria girandola: istinto di vendetta, rabbia, coraggio, distruzione, clemenza, sovente con uno scontro, ove venivano inflitte ma con talune con un simbolico viaggio nelle nostre passioni: istinto di vendetta, rabbia, coraggio, distruzione, clemenza
. Sono le passioni animare il nostro vivere.
L’ illuminazione mentale, lo sviluppo umano, sono nella canalizzazione delle passioni, delle emozioni e dell’intelletto al servizio del miglior bene dell’uomo, evitando l’esca della gratuita e brutale violenza.
Le emozioni sono fuoco da canalizzare e per non disperderle o annichilirle, lasciandole fluire come un fiume in alveo, in tutta la loro energia. Senza una fiamma che arde non splende alcuna luce, non sussiste calore, ma uno stato piatto di apparente calma.
Ogni saggio dovrebbe, nel tempo apprendere a non disperderne il vigore , ma utilizzare le stesse, secondo il principio di ordine cosmico che domina il caos, ove tutto è giusto e perfetto.
Carl Gustav Jung “ la nostra psiche è costituita in armonia con la struttura dell’universo, e ciò che accade nel macrocosmo accade egualmente negli infinitesimi e più soggettivi recessi dell’anima”
*Profilo Autore Pierpaola Meledandri, Avvocato libero professionista, giornalista pubblicista, con pratica maturata con molti articoli esoterici e interviste su “Opinione delle libertà”, gennaio 2022, attualmente collabora con altre testate su temi vari. Dal 2010 ha scritto articoli per “Officinae”, trimestrale internazionale di attualità, storia e cultura esoterica; Sul Trimestrale di esoterica “Iside”, ha prodotto diverse prefazioni di testi in italiano e in inglese, articoli esoterici in spagnolo e in inglese. In collettanea, tra gli autori “Fontana grande a Viterbo, storia e simbologia”, Archeoares editore- Ha parcipato in italia a veri convegni di presentazione di testi esoterici, come relatrice e moderatrice.