
Avevo deciso di non interessarmi della Ferragni e del suo impero mediatico, ma il continuo parlarne dei mas media con una frequenza giornaliera e su tutte le reti televisive e radiofoniche mi ha indotto a ripensarci.
Che il personaggio pubblico abbia rilevanza sociale e dettato dal fatto che i “contatti” che gli si accreditino sono in ragione di milioni , tutte persone queste, che seguono la signora con più o meno deferenza e appassionata devozione.
Lei e suo marito, un noto rapper ,sono spesso sulle cronache per posizioni politiche in contrasto con il Governo, sia sulle scelte interne che di politica estera.
Che la Ferragni abbia creato un impero economico è indubbio, come il fatto che gli si addebiti un “errore”, come lei stessa definisce il fatto che la ditta da lei sponsorizzata , che produce pandori con il suo marchio ,abbia promesso di devolvere in beneficenza alcune somme , .
Fin quì nulla di strano, ma improvvisamente si contesta una possibile truffa , tengo a precisare che sia io che il giornale che rappresento come direttore responsabile, siamo garantisti e finchè non ci saranno i tre gradi passati in giudicato la signora per noi non ha commesso nessun reato, si vedrà poi quello che emergerà, sia nel bene , che nel possibile male.
Ma quello che mi ha spinto a scrivere è legata all’apparizione della Ferragni sui media , piangente e assolutamente dimessa , che chiedeva tra le lacrime scusa e prometteva di donare un milione di euro in beneficenza, per un abile influencer quale lei è il mostrarsi pentita e dimessa, una volta si direbbe con il capo cosparso di cenere, dovrebbe renderla accettabile dai suoi fans.
Excusatio non petita, accusatio manifesta , dicevano i latini, si è forse entrati nel ramo giuridico della confessione?
A me personalmente preoccupa la gente che la segue, il farsi dire quello che è giusto o sbagliato è una prerogativa di chi ha le idee confuse, mio padre mi ripeteva sempre, ascolta tutti, ma impara a sbagliare da solo.