De Ficchy Giovanni

Ci sono momenti di smarrimento, nei quali una piccola comunità, può cadere allorquando un evento insolito ed alquanto morboso, può arrivare repentinamente a sconvolgere gli equilibri di questa ristretta aggregazione umana.
Parlo di Sassinoro – Morcone, una realtà campana, ai confini con il Molise due paesini conosciuti soprattutto per dei santuari, e per “il percorso del pellegrino”.
Ed ecco che in questa realtà “quasi mistica” , giunge improvvisamente il cast di un film di orrore dal sapore fortemente satanico.
E’ chiaro che il mondo è cambiato, che in nome di una libertà di espressione, possono essere divulgate anche opere che di artistico hanno ben poco, e che in realtà cercano di catturare l’attenzione degli spettatore facendo leva sulla morbosità, e sulla perversione.
La pellicola, che è il sequel di un’altra precedentemente girata, da un regista francese, che aveva tra i protagonisti anche la bravissima e celebre Barbara Bouchet.
Parla di stregoneria, di demoni, di poteri magici, il tutto condito con una buona dose di horror e pornografia.
Alla fine, “il Paese cade sotto una maledizione oscura, mentre lo stesso Gabriel viene imprigionato negli inferi.“
La lavorazione del film richiedera’ chiaramente la partecipazione di personale locale, che avrà così modo di conoscere bene l’ambiente.
Si sà in queste zone depresse del nostro sud, il lavoro è merce rara, e la lavorazione del film rischia di attirare i giovani come falene verso una candela accesa.
Allora ecco ergersi, a difensore del decoro, un prete di provincia, don Gennaro Di Bonito che ne è il parroco di quei luoghi.
Il sacerdote in una missiva accorata ci racconta di questo avvenimento, a suo modo di vedere, fuorviante per gli abitanti del paese.
Chi è il buon pastore ?
«buon pastore» perché: «dà la propria vita per le pecore», per tutte le pecore, anche «quelle che non provengono da questo recinto».
La reazione del sacerdote che molti potrebbero giudicare, “bigotta”, e fuori dal tempo, è invece a mio avviso genuina.
Proprio come il “Buon Pastore” , vede il lupo avvicinarsi, e prende l’ascia ed il coltello e si lancia sull’animale feroce.
Come cristiano ha il dovere di prendere le distanze da un film del genere, non contribuendo in alcun modo alla sua realizzazione.
Denuncia infatti che a Sassinoro è arrivata la “monnezza dell’anima….”
Altro discorso è poi quello di cercare di creare e promuovere, magari occasioni di dibattito, di crescita economica, oltre che culturale.
Temi come la sessualità, ed altri riguardanti la sfera personale dell’individuo, devono essere lasciati alla responsabilità del fedele dopo naturalmente averli trattati . chiariti, e spiegati alla luce della propria fede.