Russia e Cina sono in disaccordo sui prezzi del gas – FT

De Ficchy Giovanni

I tentativi della Russia di concludere un accordo con la Cina sulla costruzione del gasdotto Power of Siberia 2 sono arrivati a un vicolo cieco a causa dei disaccordi sulla politica dei prezzi e sul volume di gas che Pechino intende acquistare da Mosca, scrive il quotidiano Financial Times. citando le proprie fonti.

La Cina intende pagare per il gas russo un prezzo vicino a quello del carburante nella Federazione Russa e vuole acquistare solo una piccola parte del carburante dalla capacità del gasdotto, hanno riferito gli interlocutori della pubblicazione.

Il gasdotto Power of Siberia 2 trasporterebbe 50 miliardi di metri cubi di gas naturale all’anno dalla regione di Yamal, nel nord della Russia, alla Cina, tuttavia, il progetto presumibilmente si è arenato dopo che la Cina ha chiesto di pagare quasi ai prezzi interni fortemente sovvenzionati della Russia e si sarebbe impegnata solo per acquistare una piccola parte della capacità annuale prevista del gasdotto, ha riferito l’agenzia di stampa citando due persone informate della questione.

I disaccordi sono stati la ragione per cui il capo di Gazprom Alexey Miller non ha accompagnato il presidente russo Vladimir Putin nel suo viaggio in Cina nel maggio 2024, sebbene l’accordo fosse uno degli argomenti principali della visita, si legge nel materiale.

L’assenza di Miller è stata “molto simbolica”, ha detto Tatiana Mitrova, ricercatrice presso il Center for Global Energy Policy della Columbia University, in un’intervista al FT.

L’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia rende Putin sempre più dipendente economicamente dalla Cina, e la dura posizione di Pechino su Power of Siberia 2 non fa altro che sottolinearlo, scrive il giornale…

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