
La laicità è la separazione tra Stato e Chiesa, non è l’incredulità o l’ateismo.
La laicità ha perso il controllo della sua identità e immagine, perché l’equazione laicità = ateismo sta rapidamente guadagnando quote di mercato.
La laicità ,garantisce la tolleranza e la convivenza di tutte le morali religiose.
Per esempio, l’uso di un cristiano dell’alcol deve essere tollerato e rispettato dai musulmani, i cui editti religiosi dichiarare l’alcol illegale nella maggior parte dei casi.
Così, la laicità può essere intesa come un concetto che dà respiro a tutte le credenze.
A Parigi 2024, la religione e le persone religiose sono state sonoramente derise, screditate, e negate.
Tanti siparietti discutibili, eccessivi, genuflessione alle minoranze.
Fino ad arrivare a inscenare una rivisitazione woke ” dell’ultima cena” il famoso dipinto di Leonardo da Vinci che rappresenta l’ultimo pasto di Gesù Cristo insieme agli apostoli.
La scenetta ha visto in azione drag queen, trans e persino un cantante mezzo nudo, nei panni di Dioniso.
C’è chi ha parlato persino di spettacolino “satanico” e “blasfemo”, con la destra conservatrice in prima linea.
Oggi lo spazio pubblico riconosce un posto per la religione cattolica solo se essa non fa la religione ma funziona da etica sociale, solo se insegna ai bambini a volersi bene, a rispettarsi, a vivere insieme senza soprusi o ingiustizie.
La laicità non può chiedere alla religione di travestirsi e diventare un vago umanesimo, magari conforme alle decisioni del potere.
Questo non sarebbe giusto, perché non tutte le religioni soddisfano le esigenze di una buona educazione, alcune presentano una visione deformata dell’uomo e della vita.
Questo tipo di “laici” non creano, come invece suppongono di fare, un luogo neutro dalle religioni, ma un luogo anti-religioso, con la stessa valenza di una religione, e questa non è vera laicità.
E’ un punto debole del sistema francese, anche se loro lo considerano un punto di forza, perché non tiene conto di valori che sono all’origine della società.
Avere una religione, degli ideali, un’etica, è anche un motivo per rispettare le norme del vivere sociale.
Nel momento in cui ciò viene meno, può scattare un principio di individualismo e di convenienza personale, per cui ognuno fa quello che vuole in quanto pensa che tanto non c’è una morale che lo guida
Buona parte dei cittadini francese è discriminato, poiché «da un lato si deve fare l’interesse dei cittadini, dall’altra questi ultimi hanno delle aspirazioni e lo Stato in nome della laicità non le rispetta.
C’è poi anche chi non ha una religione, e lo Stato laico è proprio la scelta di favorire questi ultimi, danneggiando chi invece ha un riferimento trascendente.
In Francia, l’essere uomo e l’essere donna non sono la stessa cosa, e il bambino ha bisogno di un padre e di una madre.
Necessita cioè della vicinanza di una donna con tutte le sue caratteristiche di donna, e di un uomo con tutte le sue caratteristiche di uomo
Nel momento in cui ci sono altre forme di unione, le quali non riproducono la coppia naturale, il bambino si può trovare del tutto disorientato.
Anche se ci sono l’affetto e tutto ciò che ci deve essere, i modelli di riferimento non sono infatti di tipo naturale.
C’è quindi un forte rischio che insorgano dei disturbi, proprio perché il bambino non ha avuto la possibilità di crescere con due genitori di sesso opposto».
E anche su questo ;lo Stato laico deve prendere una posizione, in quanto deve a sua volta rendersi conto che questa situazione può poi creare dei cittadini con dei problemi.
Se quindi ha veramente a cuore l’interesse dei suoi cittadini, dovrebbe fare in modo che ciò non si possa realizzare.
Anche se poi ci sono i desideri dei membri delle coppie gay, finalizzati a una loro soddisfazione, non è detto che si debba inseguire l’interesse di tutti, se ci sono degli interessi superiori come quello di formare i cittadini cui lo Stato dovrebbe rispondere.