La ferma critica della Chiesa Ortodossa Italiana

La tensione tra Kiev e Mosca sembra non trovare fine! Una mossa azzardata è stata fatta dal Governo di Kiev di mettere al bando la Chiesa Ortodossa Russa.

Questo provvedimento insensato sta suscitato reazioni forti in tutto il mondo.Tra le voci più critiche, si fa sentire forte quella della Chiesa Ortodossa Italiana, che tramite il Metropolita, Monsignor Filippo Ortenzi, non ha esitato a esprimere la sua profonda preoccupazione per le conseguenze di questa scelta.

Monsignor Ortenzi, in una dichiarazione al telefono con noi, ha criticato con fermezza il provvedimento adottato dalle autorità ucraine, sottolineando come una tale decisione non solo minacci di cancellare una parte significativa della storia e dell’identità spirituale di milioni di fedeli, ma rischia anche di accendere ulteriormente le micce in un’area già duramente colpita dal conflitto.

“Non si può cancellare la storia con un colpo di spugna oppure con una legge,” ha affermato l’arcivescovo Metropolita Filippo Ortenzi. “Questo provvedimento, sebbene possa essere visto come una mossa strategica da parte del governo di Kiev, porterà inevitabilmente ancora più rabbia e divisioni in quei territori già provati dalla guerra.

La fede e la spiritualità non sono aspetti che possono essere facilmente rimossi o regolamentati. Esse fanno parte dell’anima di un popolo e rappresentano un legame profondo con la propria storia e cultura.”

La decisione di Kiev appare legata alle crescenti tensioni con Mosca, in un contesto dove Kiev usa da sempre la religione come strumento di propaganda e controllo.

La Chiesa Ortodossa Russa, storicamente legata al Patriarcato di Mosca, è vista da alcuni come un’istituzione vicina al Cremlino, con un’influenza significativa sui credenti ucraini. Tuttavia, molti fedeli vedono in questa Chiesa un baluardo della loro identità religiosa, indipendentemente dalle implicazioni politiche.

Monsignor Ortenzi ha anche espresso preoccupazione per le possibili ripercussioni sui diritti umani e sulla libertà religiosa. “Il diritto alla libertà di culto è un principio fondamentale che non dovrebbe mai essere compromesso, neanche in tempi di crisi,” ha continuato.

“La nostra Chiesa, pur comprendendo le ragioni di sicurezza nazionale e di sovranità che possono spingere a misure drastiche, ritiene che la pace e la riconciliazione debbano sempre essere ricercate attraverso il dialogo e il rispetto reciproco.”

La presa di posizione della Chiesa Ortodossa Italiana evidenzia la complessità della situazione in Ucraina, dove la guerra non è solo una questione di territori e confini, ma coinvolge anche profondi aspetti culturali e spirituali. Il rischio, secondo il Metropolita Ortenzi, è che il bando possa rafforzare ulteriormente le divisioni, alimentando sentimenti di ingiustizia e persecuzione tra i fedeli.

Di Giovanni Maddamma

Giovanni Maddamma è un giornalista e scrittore italiano, iscritto alla Freelance International Press. La sua carriera giornalistica è caratterizzata da un forte impegno sociale e da una costante attenzione alle questioni di attualità. È molto attivo su piattaforme come TikTok, dove condivide video su vari argomenti di attualità e cronaca. Alcuni dei suoi video trattano temi come la solidarietà, la giustizia e le problematiche sociali. La sua attività giornalistica è caratterizzata da un forte impegno sociale e da una costante attenzione alle questioni di attualità.

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