Sfuggita ai più in Sardegna, o forse consapevolmente ignorata, giusto ieri è stata pubblicata un’inchiesta dal Financial Times che riguarda la nostra isola e gli investimenti degli oligarchi putiniani.

Nella fattispecie, il caso di Musa Bazhaev, uno dei più potenti oligarchi russi, detentore sino a qualche tempo fa, tra i vari, del Forte Village di Pula, con un portafoglio totale che in Sardegna ammonta a 700 milioni di euro (tramite il fondo Retivia).

Stando ai documenti (ciprioti) visionati dal FT, che rappresentano il fulcro dell’inchiesta, Bazhaev risultava ancora titolare del Forte Village ad oltre due mesi dall’imposizione delle sanzioni UE.

In pratica, e non si comprende bene per quale motivo, le autorità sarde ed italiane hanno bellamente ignorato quelle europee per alcuni mesi, come se niente fosse.

La Guardia di Finanza italiana, interpellata dal Financial, si è rifiutata di commentare la notizia, in quanto “non autorizzata a trattare la questione”.

Successivamente al “periodo franco” – si legge nei documenti – all’inizio del 2023, Retivia Investments e i suoi asset, tra cui Forte Village, sono stati trasferiti all’imprenditore kazako Shukhrat Ibragimov.

Ibragimov è l’amministratore delegato di Eurasian Resources Group con sede in Lussemburgo, uno dei maggiori produttori di cobalto e rame al mondo.

Bazhaev, nato in Cecenia, è uno degli uomini più ricchi della Russia, con interessi che spaziano tra l’industria petrolifera, quella dei metalli e delle materie prime. Bazhaev, 58 anni, è il presidente di Alliance Group, che “supporta numerose aziende significative nei settori del gas, del petrolio e delle telecomunicazioni russi”, afferma l’UE. È anche il capo di Russian Platinum, che Bruxelles afferma essere una “sostanziale fonte di entrate per il governo della Federazione Russa”.

L’oligarca rimane nelle liste delle sanzioni dell’UE e del Regno Unito. L’attuale proprietario di Retivia, Ibragimov, era un co-investitore con Bazhaev a Dzherui, la seconda miniera d’oro più grande del Kirghizistan.

Per quali ragioni le autorità italiane non hanno preso misure per congelare i beni entro poche settimane dall’8 aprile 2022? Ossia quando Bazhaev è stato aggiunto all’elenco delle sanzioni dell’UE.

Per esempio, a fine aprile, le autorità francesi hanno sequestrato la villa dell’oligarca a Saint-Jean-Cap-Ferrat. È noto che Bazhaev possedeva il Forte Village almeno dal 2014.

La dichiarazione di giugno contraddice anche un altro documento disponibile al pubblico depositato presso il registro delle società di Cipro un mese dopo, il 26 luglio 2022, che afferma che Retivia Investments è stata venduta a un parente di Bazhaev il 25 febbraio 2022, il giorno dopo l’invasione russa su vasta scala.

Insomma, un altro elemento che conferma l’anomalia italiana nel consesso internazionale circa i rapporti, evidentemente opachi, del nostro paese, con l’architettura del potere russo.

Di Admin

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