40 ANNI DI TASSE, TAGLI E FALSE
PROMESSE.

“ E’ giunto il momento – ha detto Fabio DESIDERI, neo segretario politico del Movimento
PENSIERO POPOLARE ITALIANO – che le famiglie stiano al centro delle priorità della politica
italiana”.
In questi ultimi 40 anni si è strutturata una pericolosa tendenza: le nascite sono diminuite
del 35% e la pressione fiscale è aumentata del 32%.
Negli anni ’80 il numero di nascite era di circa 580.000 bambini su base annuale, nel 2023
sono nati soltanto poco meno di 380.000 neonati.
L’età media nella quale nasceva il primo figlio negli anni ’80 era intorno al 26esimo anno, nel
2023 l’età media di concepimento del primogenito è intorno al 33esimo anno.
Il reddito medio delle famiglie ragguagliato ad oggi negli anni ‘80 era di circa 28mila euro,
nel 2023 è di circa 32.500,00 euro, con una variazione reale di circa il16% ma il potere di
acquisto di tali redditi si è ridotto di circa il 18% a causa dell’inflazione.
La pressione fiscale complessiva rispetto al P.I.L. negli anni ’80 era di circa il 33% oggi è
arrivata al 43,5%. Rispetto a questi due dati l’aumento della pressione fiscale in tale arco
temporale è stato del 32%.
Per far crescere un figlio sino alla maggiore età negli anni ’80 occorrevano circa 150.000,00
euro, oggi occorrono circa 270 mila euro, un dato questo che mostra un incremento reale
dell’80%.
Negli anni ’80 il costo dell’abitazione sui redditi di famiglia incideva per un valore oscillante
tra 350,00 e 500,00 euro, nel 2023 oscilla tra 900,00 e 1.000,00 euro al mese, di fatto è
raddoppiato.
Negli anni 80 l’incidenza delle bollette per la famiglia media era di circa 100,00 euro nel 2023
il dato registra un valore di 400,00 euro al mese.

Dal 2000 al 2023 il costo della vita è aumentato mediamente del 2-3 per cento su base
annua.
Negli anni ’80 la povertà assoluta attanagliava il 3% delle famiglie italiane, oggi tale
condizione riguarda circa l’8,5% delle famiglie del bel Paese, per un complesso di circa 6
milioni di persone.
Per quanto attiene alla stabilità lavorativa negli anni 80 i contratti precari o a tempo
determinato erano il 10% ,oggi per i giovani sotto i 35 anni sono circa il 40%.
“ Leggendo anche solo questi dati si può facilmente notare – ha sottolineato il segretario
politico nazionale di PENSIERO POPOLARE ITALIANO, Fabio DESIDERI – come negli ultimi 40
anni della nostra Nazione la politica, di qualunque schieramento, abbia dimostrato una
concreta continuità di scelte, ed iniziative, che hanno soltanto impoverito le famiglie
italiane.

E’ giunto il momento – ha sottolineato DESIDERI – di dire basta a tale tendenza
consolidata quarantennale, invertendo – già da questa Legge di Bilancio in corso di
discussione in Parlamento – detta perversa azione ai danni delle famiglie italiane. PENSIERO
POPOLARE ITALIANO si impegnerà con tutte le sue forze in questa battaglia di democrazia
ed equità per far sì che tale prioritaria esigenza trovi riscontro nelle decisioni del Governo”