Ottime notizie per Giorgia Meloni dal “barometro politico” di Demopolis, di cui rende conto il punto di Paolo Pagliaro a Otto e mezzo, su La7.
Si sta del resto avverando quanto avevamo prefigurato ieri.
La chiave del successo della premier in questa vicenda sembra essere stata la sua tempestività nel prendere in mano la narrazione.
“Dando quel tono alla vicenda, si è intestata il dibattito”, ha spiegato Pregliasco,(direttore di YouTrend), sottolineando come il videomessaggio di Meloni sia stato giudicato impeccabile.
Mentre in studio va in scena l’ennesimo processo al governo per il caso Almasri, con una condanna che molti vorrebbero automatica per l’apertura dell’indagine su mezzo esecutivo da parte della Procura di Roma, il “sentiment” degli italiani sembra andare decisamente in un’altra direzione.
Opposta.
Come scrive Monica Guerzoni sul Corriere della Sera, infatti, “l’iscrizione nel registro degli indagati […] si sta rivelando, dal punto di vista politico, un regalo insperato”.
Tanto che “fonti di Palazzo Chigi escludono l’intenzione di silenziare tutto con il segreto di Stato”.
A volte la magistratura è la peggiore nemica di se stessa, inciampando spesso nell’eterogenesi dei fini.
Un altro aspetto chiave della vicenda è l’effetto che ha avuto all’interno del governo.
Se su alcune tematiche la coalizione di centrodestra può trovarsi divisa, su questa vicenda si mostra compatta.
L’attacco giudiziario ha infatti contribuito a cementare l’unità della maggioranza, mettendo in difficoltà le opposizioni, che non sembrano aver trovato una strategia efficace per capitalizzare sulla questione.
Secondo Antonio Noto, direttore di Noto Sondaggi, la gestione dell’avviso di garanzia da parte della premier ha avuto un effetto positivo sulla sua reputazione politica. “Dai primi dati che abbiamo, emerge che il 62% degli italiani ha seguito la vicenda.
Una percentuale altissima, se confrontata con il numero di chi segue quotidianamente la politica: meno del 15%”, ha dichiarato Noto.