
La Conservative Political Action Conference, lanciata nel 1974 sotto l’egida del mito Ronald Reagan, è da cinquant’anni l’appuntamento che monopolizza l’attenzione dei movimenti conservatori di tutto il mondo, e dell’opinione pubblica statunitense.
La Nostra premier in collegamento video ha partecipato, il suo intervento ha raccolto applausi e standing ovation per quanto ha affermato.
Il suo messaggio è arrivato forte e chiaro: chi combatte contro l’Occidente (e l’Europa in seconda battuta) combatte contro le sue radici cristiane e di buon senso.
La premessa, per Meloni, è che “il governo sta lavorando senza sosta per ristabilire il giusto ruolo dell’Italia sulla scena internazionale”.
In virtù del suo lavoro è tornata a recitare un ruolo da protagonista, grazie anche ai suoi solidi rapporti con gli Stati Uniti, rendendo la “sinistra nervosa“.
Questo chiarimento per smontare la “macchina propagandistica mainstream” che prevedeva un’Italia isolata e repressiva sotto un governo conservatore.
Inoltre nel suo intervento ha insistito sul fatto che i cittadini europei stanno riscoprendo il buon senso e premiando i conservatori alle urne. Ha poi fatto un riferimento diretto al Vicepresidente JD Vance, difendendo il suo discorso di Monaco sull’identità e la sicurezza.
A dispetto di chi ritiene l’Italia succube degli USA, Meloni ribatte che le relazioni fra i due paesi sono “indissolubili“.
Trump non abbandonerà l’Europa, mentre è la sinistra radicale a dover ammettere una volta per tutte che le sue tattiche non hanno funzionato.
“I nostri avversari sperano che il presidente Trump si allontani da noi. Ma conoscendolo come un leader forte ed efficace, scommetto che coloro che sperano nelle divisioni verranno smentiti. So che alcuni di voi potrebbero vedere l’Europa come distante o addirittura perduta. Io dico che non lo è.“
Meloni si oppone alla cultura woke e alla cancel culture, enfatizzando la necessità di proteggere l’Occidente, le sue radici cristiane e i suoi valori.
Al contempo, cerca di mantenere un equilibrio nelle sue relazioni con gli Stati Uniti e l’Europa, senza compromettere l’impegno italiano in Ucraina.
Da sottolineare, l’inglese molto fluente, con cui la Nostra Primo ministro si esprime, per tutti i venti minuti del suo intervento.
Al termine del collegamento con la Cpac, la telecamera resta accesa: la premier non se ne accorge…e concluso con fuorionda, condiviso subito sui social………..“Come è andata?” chiede a qualcuno nella stanza con lei.
“C’erano un botto di parole attaccate “ …risponde una voce maschile…
Lei risponde “Volevo morì“. …
Una battuta in dialetto romanesco.. così la premier , conclude il suo discorso, che mette semmai in luce il suo lato umano, rendendola più vera e a mio parere simpatica.
Giorgia ha incarnato lo spirito di una battaglia culturale e politica che travalica i continenti, e l’applauso finale strepitoso che ha raccolto è la misura del suo attuale successo.