Accesso abusivo a un sistema informatico, violazioni relative alla privacy ed esercizio abusivo della professione.

L’ipotesi è che il gruppo di cyber-spie di via Pattari 6, dove ha sede, a due passi del Duomo, la Equalize, al 95% del manager di Fiera Milano Enrico Pazzali, amministrata dal defunto, super poliziotto Carmine Gallo, possa aver goduto, si legge nell’ordinanza, “di appoggi di alto livello, anche quello dei servizi segreti, italiani e stranieri”.

Per questi reati anche gli inquirenti della Procura di Roma hanno aperto un fascicolo di indagine nei confronti della cosiddetta “Squadra Fiore”, nell’ambito di un’inchiesta parallela a quella di Milano .

La famigerata  “Squadra Fiore”, la centrale di spionaggio operativa nella Capitale, con uffici a New York, sede legale in Florida e legami che vanno dagli Stati Uniti al signorile quartiere romano dei Parioli.

Sarebbero state avviate nella primavera scorsa, le indagini, e sarebbe emersa una rete di committenti anche esteri. 

Le indagini della Capitale e del capoluogo lombardo sono coordinate dalla Procura Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo. Delega investigativa è stata data alla Polizia Postale.

Gli investigatori intanto hanno raccolto montagne di documenti su oltre 800mila persone “spiate”, con le analisi e le informative delle più importanti operazioni di criminalità organizzata nazionali e internazionali, le schede dei più pericolosi uomini di mafia e una serie di carte ‘scottanti‘ .

Le informazioni segrete, quelle sulle indagini o sulle operazioni sospette, sono un tesoro.

Per molti valgono una bella cifra. D’altronde gli hacker che lavoravano alla Equalize di Milano lo sapevano bene.

Nel loro forziere avevano, secondo chi sta indagando su di loro

Secondo gli inquirenti i funzionari attuali o passati dello Stato si collegherebbero alle banche dati riservate per scaricare documenti sensibili come le famigerate Sos, le segnalazioni di operazioni sospette dell’unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia, o le comunicazioni dello Sdi, il sistema d’indagine del ministero dell’Interno.

Documenti che contengono informazioni riservate e che valgono decine di migliaia di euro.

La ‘Squadra Fiore’ romana avrebbe più uffici.

Si indaga sul troncone romano dell’inchiesta milanese sui dati rubati:per accesso abusivo di un sistema informatico, violazioni relative alla privacy e esercizio abusivo della professione in un procedimento a carico di un gruppo con base nei pressi di piazza Bologna, che avrebbe svolto attività di dossieraggio e raccolta illecita di dati. 

Nel lussuoso appartamento affacciato su piazza Bologna avvenivano le riunioni, ed in queste occasioni veniva attivato un potente “Jammer”, un disturbatore di frequenze. 

Si tratta di un dispositivo capace di disturbare i telefoni cellulari dei presenti.

La “Squadra Fiore” stava lavorando ad un dossieraggio che mirava, a destabilizzare il vertice di Eni, rivelando notizie completamente false sullo stato di salute del suo amministratore delegato, Claudio Descalzi.

 Questa sarebbe stata la seconda grave attività venuta allo scoperto del gruppo clandestino romano, che avrebbe reclutato i propri membri tra dipendenti ed ex delle forze dell’ordine e, almeno in due casi, della Presidenza del consiglio.

Samuele Calamucci, 45 anni (primo a sinistra nella foto sopra), in contatto con Squadra Fiore e ora agli arresti domiciliari per l’attività di intelligence dell’agenzia privata Equalize di Milano, dichiara che Doppio Mike sarebbe l’ex vicedirettore dell’Aise ed ex direttore amministrativo del Dis, il Dipartimento di informazione per la sicurezza della Repubblica, organismo della Presidenza del consiglio che coordina i servizi segreti.

è Marco Mancini, 64 anni, famoso suo malgrado anche per una foto che lo immortala in un autogrill a colloquio con l’ex premier Matteo Renzi.

“Mancini è un componente doppio, l’ho chiamato Doppio Mike.

È un componente della Squadra Fiore, un traditore”.

L’ex dirigente del Dis smentisce qualsiasi legame con la rete clandestina e annuncia querele.

Mike in alfabeto Nato rappresenta la lettera M.

Quindi chiunque abbia come nome e cognome le stesse iniziali, potrebbe chiamarsi Doppio Mike.

Di Admin

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