Gaza sull’orlo della morte anche  per  fame   tra  silenzio,  impunità  e  speranza!
“I dati, che prendiamo dai social così come le immagini, dell’impatto della guerra sui più piccoli: oltre 25.000 bambini e bambine uccisi dall’inizio del conflitto e 35 che in media perdono la vita ogni giorno”.
Da quel  7 ottobre, più della metà degli edifici scolastici della Striscia di Gaza hanno subito dei danni. Gli ospedali sono senza carburante per alimentare le incubatrici e gli altri macchinari salva-vita.

Oltre 3 milioni di persone non hanno accesso sicuro all’acqua potabile e ai servizi igienici e soprattutto ai viveri per la sopravvivenza.
Basta questo o serve altro per comprendere la situazione? 
Le spese di un giorno in meno  di guerra, utilizzate diversamente,   sfamerebbero centinaia e migliaia di bambini e non solo.
Il futuro di Gaza appare estremamente difficile e incerto, segnato da una crisi umanitaria gravissima e da una situazione militare in rapido peggioramento. Attualmente, Israele sta conducendo una nuova offensiva militare con l’obiettivo di occupare fino al 75% del territorio della Striscia entro due mesi, spingendo la popolazione palestinese in aree molto ristrette e sovraffollate, mentre centinaia di migliaia di persone sono costrette a sfollamenti forzati ripetuti.
La popolazione vive in condizioni disperate: bombardamenti incessanti, blocco quasi totale degli aiuti umanitari, mancanza di cibo, acqua, medicine e rifugi sicuri, con un impatto devastante sulla salute fisica e mentale. Le organizzazioni denunciano che gli ordini di evacuazione forzata sono usati come strumento di violenza e pulizia etnica, mentre la situazione sanitaria peggiora costantemente.
Il numero di vittime civili e feriti è altissimo e la popolazione è intrappolata in un vero e proprio inferno senza vie di fuga.In sintesi, il futuro di Gaza dipende da un urgente cessate il fuoco, dalla riapertura degli aiuti umanitari e da un accordo politico che ponga fine alle ostilità, altrimenti la crisi umanitaria e il conflitto rischiano di aggravarsi ulteriormente con conseguenze catastrofiche, già precarie, per la popolazione civile.
Si è superato da tempo  il limite : è ora di dire BASTA!!!

Di Admin

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