De Ficchy Giovanni

La revoca dei visti agli studenti cinesi rappresenta un ulteriore passo nella strategia degli Stati Uniti per proteggere la propria sicurezza nazionale e il know-how tecnologico.

Infatti il  28 maggio 2025, il Segretario di Stato Marco Rubio ha annunciato che gli Stati Uniti inizieranno a revocare i visti degli studenti cinesi legati al Partito Comunista Cinese o che studiano in settori considerati critici.

La decisione, volta a proteggere gli interessi americani e riallineare le relazioni USA-Cina, si inserisce in un più ampio intervento governativo su sicurezza e controllo degli ingressi dalla Cina e Hong Kong, a fronte di crescenti tensioni diplomatiche.

La mossa, che secondo Rubio è necessaria per proteggere la sicurezza nazionale americana e la proprietà intellettuale, ha suscitato immediate reazioni da Pechino.

Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese ha definito le restrizioni sui visti “discriminatorie e ingiustificate”, accusando gli Stati Uniti di “isteria ideologica” e di ostacolare gli scambi educativi tra i due paesi.

L’ambasciata cinese a Washington ha rilasciato una dichiarazione simile, avvertendo che tali politiche “danneggerebbero gravemente le relazioni bilaterali” e invitando l’amministrazione americana a “correggere immediatamente i suoi errori”.

L’annuncio di Rubio arriva in un momento di crescente tensione tra Washington e Pechino su una serie di questioni, tra cui il commercio, la tecnologia, i diritti umani e la sicurezza nel Mar Cinese Meridionale.

Funzionari dell’amministrazione hanno espresso preoccupazione per il presunto furto di segreti commerciali e tecnologici americani da parte di cittadini cinesi, in particolare studenti e ricercatori legati al Partito Comunista Cinese.

Le nuove restrizioni sui visti, secondo Rubio, mirano a “impedire al Partito Comunista Cinese di sfruttare il sistema educativo americano per scopi nefasti”.

Si prevede che la revoca dei visti interesserà un numero significativo di studenti cinesi negli Stati Uniti, in particolare quelli iscritti a corsi di laurea in settori come l’intelligenza artificiale, l’ingegneria aerospaziale e la fisica quantistica.

L’impatto economico sulle università americane, che dipendono fortemente dalle tasse scolastiche pagate dagli studenti internazionali, potrebbe essere considerevole.

Alcuni esperti hanno avvertito che la mossa potrebbe anche danneggiare la reputazione degli Stati Uniti come destinazione attraente per gli studenti internazionali e spingere i talenti cinesi a studiare in altri paesi.

Di Admin

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