De Ficchy Giovanni

Un enorme scandalo ha investito l’Astral Lazio, la società che si occupa della manutenzione di molte strade nel Lazio, compresi tratti di Appia, Nettunense, Flacca, Monti Lepini e molte altre: 5 arrestati e 17 società coinvolte nell’indagine Guardia di Finanza su appalti truccati.
Nelle cento pagine di ordinanza si sottolineano inoltre i «rapporti privilegiati con pubblici ufficiali».
Altre persone agli arresti, eseguiti dagli uomini della Guardia di Finanza, coordinati dai pm capitolini.
Le accuse sono quelle di associazione per delinquere, corruzione, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, trasferimento fraudolento di valori e bancarotta fraudolenta.
Tra gli arrestati anche l’imprenditore Mirko Pellegrini, già finito sotto la lente degli investigatori.
Non è la prima volta infatti che Pellegrini viene coinvolto in inchieste riguardanti appalti e tangenti.
Basti pensare che nel 2017 nei confronti dell’imprenditore romano è stata disposta la misura dell’obbligo di dimora nell’ambito dell’operazione Cumbertazione delle Dda di Reggio Calabria e Catanzaro.
er gli inquirenti esisteva un vero e proprio cartello, un sistema criminale cioè che permetteva al clan di ‘ndrangheta Piromalli di mettere le mani sui più importanti appalti pubblici fra la provincia di Reggio e Cosenza, per un totale di ventisette gare dal valore di novanta milioni di euro.
Nel corso delle indagini sono stati raccolti gravi indizi contro gli arrestati, i quali avrebbero costituito una serie di società intestate a prestanome riconducibili a un unico gruppo imprenditoriale attivo nel settore dei lavori di manutenzione stradale. Attraverso tali società l’organizzazione si sarebbe aggiudicata, anche mediante accordi o promesse corruttive, diversi appalti di lavori per il rifacimento di arterie stradali di Grande Viabilità, banditi da Roma Capitale e Astral Spa – Azienda Strade Lazio.