IN MATERIA PENSIONISTICA.
Dal 1° settembre 2025, entra in vigore l’accordo tra la Repubblica di Moldova e la Repubblica italiana in materia di sicurezza sociale, firmato a Roma, il 31 ottobre 2024.

Questo accordo dà ai cittadini moldavi che hanno lavorato in Italia e versato contributi sociali il diritto di ricevere una pensione.
Si aggiungono i periodi di lavoro realizzati sia nella Repubblica moldova che in Italia. In altre parole, si aggiungono gli anni lavorati in entrambi i paesi per determinare se una persona ha diritto alla pensione.
La domanda di pensionamento può essere presentata sia nella Repubblica Moldova che in Italia.
A seconda dei contributi versati, i cittadini moldavi possono godere dei seguenti diritti:
• pensione limite di età;
• pensione successore (in caso di decesso di un familiare);
• pensione di invalidità;
• indennità in caso di infortunio sul lavoro o malattia professionale.
L’accordo riguarda solo le pensioni contributive, ovvero quelle basate sui contributi sociali effettivamente versati.

Non si applica alla pensione sociale in Italia (“assegno sociale”), erogata dallo Stato italiano a persone di età superiore a 67 anni e che risiedono legalmente in Italia da almeno 10 anni.
Entro il 2022, oltre 271.000 cittadini moldavi hanno contribuito al sistema pensionistico italiano (INPS). Si stima che entro il 2034, circa 25.000 persone riceveranno pensioni dall’Italia.
Le sessioni di informazione pubblica per i cittadini moldavi in Italia saranno organizzate dall’Ambasciata della Repubblica moldova a Roma e dai consolati di Milano e Padova nei mesi di settembre e ottobre 2025, con la partecipazione di specialisti della Casa Nazionale delle Assicurazioni Sociali (CNAS).

Informazioni dettagliate sul programma e sul luogo di questi incontri saranno comunicate PROSSIMAMENTE.
L’entrata in vigore di questo accordo rappresenta un passo importante per riconoscere il lavoro dei moldavi in Italia e per garantire una vita dignitosa all’età della pensione.

Di Admin

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