
Al ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, è stata recapitata una lettera firmata da 22 persone, tra ministri e parlamentari, in cui viene chiesta la possibilità di organizzare delle visite nella zona settentrionale della Striscia di Gaza per valutare la fattibilità di nuovi insediamenti. È quanto emerge dalla missiva destinata a Katz.
Sono figure politiche israeliane di spicco, tra cui diversi ministri, hanno chiesto al Ministro della Difesa Katz, in questa lettera, di autorizzare visite nel nord della Striscia di Gaza al fine di avviare la colonizzazione.
Le richieste, provenienti da esponenti di spicco del partito Likud e di altre formazioni di destra, hanno suscitato immediate polemiche e condanne da parte dell’opposizione, che le ha definite “irresponsabili” e “un ostacolo alla pace”.
Secondo i firmatari della lettera, la colonizzazione del nord di Gaza rappresenterebbe “una risposta adeguata” alle azioni di Hamas e “un deterrente” per future aggressioni.
Il Ministro Katz non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito alla richiesta, ma fonti vicine al suo ufficio hanno fatto sapere che la questione è oggetto di “attenta valutazione” alla luce della complessa situazione geopolitica e delle implicazioni sul piano internazionale.
La proposta ha inoltre riaperto il dibattito interno in Israele sulla gestione del conflitto con i palestinesi e sul futuro dei territori occupati.
Le divisioni si sono acuite, con una parte della società israeliana che sostiene la necessità di una soluzione politica e di una maggiore attenzione ai diritti dei palestinesi, mentre un’altra parte invoca una linea più dura e la difesa dello status quo nei territori occupati.
Il governo israeliano si trova quindi a dover gestire una situazione interna complessa, con pressioni sia dall’interno che dall’esterno per trovare una via d’uscita dal conflitto.
La questione palestinese rimane una sfida centrale per la politica israeliana, con implicazioni significative per la sicurezza, la stabilità regionale e la sua immagine internazionale.