
INCIDENTI come un Bollettino di “guerra stradale”
Ennesimo grave incidente, con una frequenza quasi quotidiana, in A14 nel tratto Pesaro-Pescara.
Le cause ricorrenti degli incidenti sull’autostrada A14 Adriatico, in particolare nella tratta Marche e Abruzzo, sono principalmente legate a diversi fattori critici:
1-Traffico intenso e traffico pesante: l’alta presenza di mezzi pesanti su un’autostrada per la maggior parte a due corsie per senso di marcia, aumenta notevolmente il rischio di incidenti. Il traffico merci, che è fortemente aumentato negli ultimi anni, è un fattore aggravante per la sicurezza .
2-Cantieri e lavori in corso: la presenza massiccia e prolungata di cantieri, con interventi su viadotti e gallerie, crea disagi, code e rallentamenti prolungati, favorendo tamponamenti e incidenti multipli.

I cantieri spesso riducono la carreggiata disponibile e creano situazioni di pericolo con traffico altalenante e frenate improvvise .
3-Fattori umani e comportamentali: le cause più frequenti di incidenti individuate includono anche lo stress alla guida con aggravio dei rallentamenti che inevitabilmente possono provocare incidenti.
4- Condizioni infrastrutturali: in alcuni tratti, la conformazione con saliscendi e curve, specie nelle Marche e Abruzzo, contribuiscono a incidenti, specialmente in condizioni di traffico intenso e spesso da velocità non adeguata. Le condizioni non sempre ottimali dell’infrastruttura, comprese aree con viadotti e rare gallerie in tratti critici, impattano sulla sicurezza .
La combinazione di traffico pesante, presenza di cantieri frequenti, fattori umani come anche distrazione e velocità, e alcune criticità infrastrutturali sono le cause ricorrenti di incidenti sull’autostrada A14 nella tratta adriatica.
La situazione è monitorata e sono in corso interventi per migliorare la sicurezza, ma resta un punto critico per la viabilità e l’incolumità degli automobilisti .
I cantieri sull’autostrada A14 hanno un impatto significativo sulla sicurezza e sulla circolazione stradale, soprattutto nei tratti abruzzesi e marchigiani .
Quando ci sono delle deviazioni dall’A14 sulla statale certamente non si decongestiona il traffico, ma crea problemi nei centri abitati dove, nella normalità ci sono, per altro, dei divieti di transito ai mezzi pesanti. Lunghe file e rischi maggiori per la sicurezza.
Sono numerosi i disagi causati dalla presenza infinita di cantieri di manutenzione e ammodernamento, con conseguenti code lunghe, rallentamenti e un aumento degli incidenti, in particolare tamponamenti e scontri multipli dovuti alla riduzione delle carreggiate e alla variabilità improvvisa del traffico.
Gli interventi in corso pare riguardano l’ammodernamento di gallerie, viadotti e barriere, con lavori che spesso richiedono chiusure temporanee e restringimenti.
Nonostante siano necessari per la sicurezza a lungo termine dell’infrastruttura, la loro presenza crea una situazione di “cantiere infinito” che penalizza la viabilità, con un’incidenza negativa sulla sicurezza per gli utenti. Si è tentato di prendere delle misure come la sospensione dei cantieri nel periodo estivo di maggiore traffico (dal 29 maggio al 15 settembre), ma i camion non hanno ferie e quindi devono percorre le strade ogni giorno ed autostrade e l’esecuzione dei lavori in orario notturno per minimizzare l’impatto sul traffico. Si lavora di notte?
Sono state, (personalmente ritengo solo pagliativi non risolutivi), potenziate le misure di segnalazione, con l’adozione di cartellonistica luminosa, dissuasori rumorosi e presidi fissi per velocizzare gli interventi di soccorso. Inoltre, è attivo un sistema di rimborso del pedaggio (cashback) per gli utenti che subiscono ingiustificati ritardi che comportano il rischio della richiesta dei danni da parte dei destinatari della merce che viaggia su gomma per ritardi alle consegne.
Non lontano di qualche mese fa per percorrere 15 chilometri gli autotrasportatori hanno impiegato anche ore.
Ora mi pare evidente e non logico avere la sensazione che il settore paga profumatamente per avere solo disservizi.
La proposta di arretramento potrebbe significare in parte una soluzione, ma sappiamo benissimo che è praticamente irrealizzabile a breve, con costi elevatissimi ,mentre la realizzazione di una terza corsia, dove ora non esiste, potrebbe avere costi probabilmente inferiori e una realizzazione con tempi, ammesso che si lavori a tempo pieno decisamente più brevi.
Tralascio, al momento, la questione anche della ferrovia su cui tornerò a breve.
Mentre i cantieri sono essenziali per garantire la sicurezza futura dell’infrastruttura, il loro impatto attuale sulla sicurezza e sulla fluidità del traffico è notevole, richiedendo un attento equilibrio tra lavori e mobilità degli utenti, accompagnato da misure emergenziali e di coordinamento per limitare i rischi e i disagi.
Buona strada!
