De Ficchy Giovanni

Il Giro del Mondo Ideologico: Un Viaggio Molto “Serio

Negli anni ’70, la storia di un giovane comunista incallito si dipana tra le strade delle città europee, armato della sua ideologia e di qualche bomba molotov. “Gettate la falce e prendete il martello!” grida con impeto, mentre lancia i suoi ordini come se stesse distribuendo caramelle.

Ah, la spensieratezza della gioventù!

Erano tempi in cui la rivoluzione sembrava una risposta valida a ogni problema, dall’ineguaglianza sociale alla mancanza di pizza alle 3 di notte.

Ma, come ogni buon dramma che si rispetti, il nostro eroe decide di cambiare copione.

Negli anni ’90, sotto l’ombrello delle nuove idee “moderate”, si sciacqua il viso e indossa abiti più adatti a un cocktail party che a un’assemblea dei lavoratori.

Scimmiotta Bill Clinton: “Sì, possiamo!” diventa il suo nuovo mantra.

Chissà se ha anche imparato a suonare il sax?

O forse era solo una mossa per farsi notare nelle feste di raffinatezza politica.

Ma non è tutto oro ciò che luccica, soprattutto quando il giovane fuorilegge diventa sostenitore della NATO nei bombardamenti sulla Serbia—un bel cambio di rotta, vero?

La coerenza è sopravvalutata, dopotutto.

Ma torniamo ai primi anni 2000.

Grazie a Blair, capisce che ci sono modi migliori per essere un guerrigliero senza effettivamente combattere.

“Blairiano” diventa il suo nuovo status ufficiale.

Eppure, proprio come una star in declino, decide di abbandonare il suo mentore quando scopre che Blair ha fatto il copia-e-incolla da George W. Bush per l’invasione dell’Iraq.

“No, grazie”, dice mentre si allontana, ben consapevole che i pacifisti hanno sempre un certo fascino nostalgico.

E così il nostro amico torna a sinistra, abbracciando Lula come un nuovo idolo.

Finalmente ritrova il suo posto nel grande teatro del mondo, sventolando la bandiera del “socialismo del XXI secolo”.

Ma chi lo conosce sa che il nostro protagonista ama le avventure.

Così, si cala nei panni di guerrigliero quasi per caso, facendosi riprendere con i leader di Hezbollah. Perché nulla dice “credibilità” come un selfie con un gruppo di guerriglieri.

La coerenza ideologica? Non fa per lui. “Sono qui per divertirvi, gente”, potrebbe dire, mentre posa per le telecamere con un gesto di pace che non potrebbe essere più ironico.

Oggi, vediamo il nostro eroe tornare dalla sua lunga crociera ideologica.

E con chi passeggia?

Nientemeno che con Xi Jinping.

Ebbene sì, il cerchio si è chiuso, cari lettori!

Da comunista incallito a sostenitore della leadership autoritaria cinese: il viaggio ha avuto più colpi di scena di una soap opera di mezzogiorno.

Chissà quale sarà il prossimo capitolo del suo incredibile racconto?

La verità è che questo viaggio attraverso le diverse sfumature dell’ideologia è il riflesso di una frustrazione accumulata.

La vita è troppo breve per rimanere fermi in un’unica posizione e, a dire il vero, chi non sogna di prendersi una vacanza nel paese del socialismo con caratteristiche cinesi?

Non c’è niente di meglio per lavare via il passato e ricominciare da capo, magari con una foto da condividere su Instagram per mostrare quanto sia “cool” essere tornati al punto di partenza.

E così, mentre si allontana a braccetto con Xi Jinping, immagino il nostro protagonista dire: “La vita è un circo, e io sono solo uno dei pagliacci.”

E chissà, magari nei prossimi anni lo vedremo lanciare slogan laccati alla moda come: “Dalla falce e martello al dragone” o chissà, “Dai confini della democrazia al potere autocratico!”

Il tutto con un bel sorriso stampato in faccia.

Concludendo, questo viaggio attraverso le varie ideologie politiche, passando per il comunismo, il liberalismo, il blairismo e persino l’autocrazia, è una vera e propria rappresentazione della nostra epoca.

I cambi di fronte avvengono più rapidamente di un cambio di costume in un balletto.

Ogni svolta è una dimostrazione che, in fondo, pochi si preoccupano davvero di quale sia il nostro passato, finché il presente offre opportunità di networking – e, perché no, anche qualche scatto fotografico da condividere su Facebook.

E chi lo sa?

Magari un giorno vedremo il nostro eroico protagonista fare il passo decisivo verso la sua prossima trasformazione, mentre si prepara a posare per un’altra selfie, chissà, con qualche nuovo leader che promette di portare il mondo verso una nuova era di meraviglia e divertimento.

Chi ha bisogno di coerenza, dopo tutto?

Il cerchio, infatti, si è chiuso, ma la danza continua, e noi siamo tutti invitati a ballare.

Di Admin

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