La Sicurezza: Un Impegno Concreto e Sostenuto

Negli ultimi anni, il tema della sicurezza ha assunto un’importanza centrale nel dibattito politico italiano.

È indubbio che la percezione di insicurezza possa influenzare la vita quotidiana dei cittadini e, in questo contesto, è fondamentale fare chiarezza sui fatti, al di là delle dichiarazioni.

Alcuni esponenti della sinistra sostengono che il governo attuale “non abbia investito nulla sulla sicurezza”.

Tuttavia, questa affermazione appare non solo infondata, ma anche comoda per chi preferisce ignorare i numeri e i risultati concreti ottenuti.

Negli ultimi tre anni, l’impegno del governo nella sicurezza si è tradotto in azioni tangibili e misurabili. Abbiamo già assunto circa 37.400 agenti nelle Forze di Polizia, un passo significativo verso una maggiore presenza dello Stato sul territorio.

Ma non ci fermiamo qui: prevediamo ulteriori 31.500 assunzioni da qui al 2027.

Questi dati non sono solo numeri; rappresentano persone pronte a dedicarsi alla protezione e al servizio della comunità.

In aggiunta, abbiamo stanziato un miliardo e mezzo di euro per rinnovare i contratti del comparto sicurezza, con aumenti medi lordi mensili di 198 euro per gli agenti delle Forze di Polizia.

Questa è una dimostrazione concreta di come riconosciamo e valorizziamo il lavoro di chi ogni giorno indossa la divisa e protegge i cittadini.

Il rinnovo dei contratti degli ultimi triennio segna un cambio di passo rispetto al passato, dove questi aspetti venivano spesso trascurati.

Un altro punto cruciale è rappresentato dal potenziamento delle risorse materiali e tecnologiche delle Forze di Polizia.

Abbiamo sbloccato investimenti che erano fermi da tempo, permettendo così alle nostre forze dell’ordine di avere a disposizione mezzi adeguati, strutture funzionali e tecnologie all’avanguardia.

Questi investimenti non servono solo a migliorare l’efficienza operativa, ma anche a garantire la sicurezza degli agenti stessi, che svolgono un ruolo fondamentale in situazioni di emergenza.

Con il Decreto Sicurezza, abbiamo introdotto strumenti più rapidi ed efficaci contro le occupazioni abusive, il borseggio, l’accattonaggio minorile, le rivolte nelle carceri e le truffe agli anziani.

Queste misure non sono repressive, ma preventive

La sicurezza deve essere un diritto di tutti, e il governo è impegnato affinché nessuno si senta abbandonato o vulnerabile.

La lotta alla criminalità organizzata è un’altra priorità che stiamo affrontando con determinazione. I numeri parlano chiaro: 108 latitanti catturati, 278 maxi-operazioni e migliaia di arresti.

Il valore dei beni sottratti alla criminalità ammonta a 6,5 miliardi di euro, con oltre 18 mila beni confiscati restituiti alla collettività.

Questi risultati illustrano l’efficacia delle politiche messe in atto e dimostrano che lo Stato è presente e pronto a combattere contro ogni forma di illegalità.

Interventi complessi, come il programma attuato a Caivano, evidenziano come, quando lo Stato decide di investire e restare, i risultati siano visibili e replicabili in altri territori.

Caivano è diventata un modello da seguire, un esempio di come l’investimento pubblico, unito a una strategia ben definita, possa portare a un miglioramento delle condizioni di vita e alla sicurezza della popolazione.

Nonostante queste conquiste, non possiamo ignorare la realtà.

È evidente che esistono criticità e situazioni gravi che preoccupano i cittadini.

Il nostro impegno, tuttavia, è quello di affrontare decenni di lassismo e sottovalutazione in materia di sicurezza.

Sappiamo che la strada da percorrere è lunga, ma siamo determinati a non arretrare di un millimetro. Lavoriamo instancabilmente per garantire che ogni cittadino si senta al sicuro, a casa propria così come negli spazi pubblici.

L’impegno per la sicurezza degli italiani non è solo una responsabilità politica, ma un dovere morale

. Ogni giorno, il nostro governo si dedica a rafforzare, migliorare e intervenire dove necessario.

È un compito gravoso ma essenziale, che richiede attenzione costante e azioni concrete.

Proseguiremo su questa strada, convinti che la sicurezza sia una responsabilità condivisa e un impegno che intendiamo onorare fino in fondo.

In conclusione, la sicurezza non può essere considerata un tema di cui parlare solo quando fa comodo o quando si avvicinano le elezioni.

È un’emergenza continua e un diritto fondamentale di ogni cittadino.

La storia recente dimostra che il nostro governo sta investendo seriamente in questo settore, prendendo decisioni coraggiose e adottando misure necessarie per garantire un futuro più sicuro per tutti.

Non ci fermeremo, continueremo a lavorare per ogni cittadino italiano, affinché la sicurezza non sia solo una parola, ma una realtà vissuta quotidianamente.

Insieme, possiamo costruire un’Italia più sicura, dove ognuno possa sentirsi protetto e tutelato, e dove la legalità possa prevalere su ogni forma di illegalità.

Di Admin

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