
La verità nuda e cruda dei sondaggi Swg è chiara come il sole: gli italiani si sono svegliati dal torpore ideologico e stanno finalmente guardando in faccia la realtà.
Parlo chiaro, come sempre, e lo dico con quella punta di orgoglio da elettore di Centro Destra, perché ca nisciun’è fesso!
Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un balletto politico che avrebbe fatto impallidire anche i ballerini più esperti.
Il cosiddetto “campo largo”, che alcuni hanno osato definire un’alternativa valida al governo attuale, si rivela per quello che è: un bel campo santo, pronto ad accogliere le spoglie di una sinistra che, nella sua frenesia di ricompattarsi, dimentica cosa significhi essere davvero un’alternativa credibile.
E i sondaggi Swg, quel riflesso della realtà che alcuni vorrebbero ignorare, parlano più forte di qualsiasi slogan vuoto.
Fratelli d’Italia continua a mantenere una posizione stabilmente oltre il 31%, perdendo un misero 0,2%. Un crollo?
No, un semplice respiro di un partito che, come un vecchio albero, resiste tempesta dopo tempesta.
Sì, sembra incredibile, ma esiste ancora qualcuno che crede che il PD, l’AVS e gli altri gruppi giallorossi possano fornirci qualcosa di diverso dal deja vu politico che ci ritroviamo ogni giorno in TV.
Osserviamo il PD, che continua a fluttuare come una bandiera al vento, incapace di trovare un’identità e una strategia coerente.
E l’AVS?

Fino a poco tempo fa, sembrava il cavallo di Troia capace di portare nuova linfa nel panorama politico; oggi, non è altro che un granello di polvere nel deserto della sinistra.
I loro tentativi di riemergere sono paragonabili a un bambino che cerca di emergere dalla melma: si dibattono, ma non riescono mai a sollevarsi.
E poi ci sono i grillini, quei “soci” sfacciati del PD.
Giocano a rosicchiarsi voti come due bambini al parco litigano per un giocattolo rotto.
Recuperano due decimali giusto il tempo di illudersi di essere ancora rilevanti.
Ma, alla fine della fiera, si rendono conto che tutto ciò che ottengono è solo un’illusione di esistenza.
Ma non possiamo dimenticare Forza Italia, che si mantiene solida come una roccia, e la Lega, che lentamente risale.
I partiti minori oscillano, ma nulla cambia lo scenario principale: il CentroDestra non solo regge, ma convince.
Questo, amici miei, è un vero miracolo politico in un’epoca di cambiamenti incessanti.
E allora arriviamo al punto cruciale: la domanda delle domande.
Gli italiani sono stati interpellati sulla possibilità che questo insieme di forze contrapposte possa realmente costituire un’alternativa valida al governo Meloni.
E voilà, il castello di carte crolla miseramente.

Solo il 38% degli italiani considera il campo largo competitivo rispetto al CentroDestra, mentre ben il 50% afferma apertamente il contrario.
E i restanti che non rispondono?
Una grande indicazione di disinteresse e scetticismo!
Sulla credibilità, le notizie sono persino peggiori.
Solo il 35% li ritiene credibili, mentre il 54% li scarta senza esitazioni!
Ecco la verità: una semplice ammucchiata non fa una coalizione.
Le sigle e i nomi altisonanti non costruiscono una visione, e gli italiani lo capiscono perfettamente.
Perché non si fidano?
Perché vedono.
Vedono un PD che cambia strategia più frequentemente di quanto cambi il clima; vedono un Conte che fa opposizione a corrente alternata, come un interruttore che non riesce a trovare il giusto equilibrio.
Vedono una sinistra che considera il potere come un diritto ereditario, come se fosse un dono divino piuttosto che un privilegio da guadagnare.
Un movimento giallorosso dove ognuno sembra volere il potere ma nessuno vuole prendersi la responsabilità delle proprie azioni.
Questi sono programmi inesistenti e leadership fragili.
Lotte interne continui: una guerra intestina che li divora dall’interno più di quanto possano fare le critiche all’attuale governo.
In questo contesto, la violenza dei centri sociali viene incoraggiata e giustificata.
Invece di opporsi a questo fenomeno, sembrano abbracciarlo come se fosse una forma di protesta legittima.
Eppure, davanti a questo scempio, gli elettori scelgono saggiamente di non prestare ascolto. Non ci credono più!
La Politica vera, quella che conta, non è un gioco da ragazzi. O la fai o la fingi. Il campo largo finge.
Il CentroDestra, invece, la vera Politica la fa.
E allora, sì, ripetiamolo: “Ca nisciun’è fesso!”
Gli italiani, rispondendo ai sondaggi, hanno lanciato un messaggio potentissimo: “Non ci incantate. Non ci fidiamo. Non vi seguiamo.”
E io, da uomo del Centro- Sud, sostenitore della sostanza nella politica, non posso che sottoscrivere con convinzione questa dichiarazione.
Il Governo Meloni resta saldo.
Il CentroDestra continua a convincere e a dimostrare che, nonostante tutte le avversità, esiste.
E il campo largo? Si sfarina come polvere al vento!
Allora guardiamo con realismo questa situazione, perché la verità – quella che certi commentatori e analisti faticano a digerire – è una sola: il popolo ha fiuto e non si lascia prendere in giro!
P.S. Ca nisciun’è fesso!