Un’Analisi della Necessità della Governance Collettiva

Negli angoli più remoti delle nostre vite quotidiane, spesso ci troviamo a riflettere su quanto sia complessa e, a tratti, frustrante la convivenza con gli altri.

Viviamo in una società che, paragonata a un condominio, può apparire ingombrante e inefficiente.

Se solo potessimo eleggere di abitarne uno da soli!

Eppure, ci rendiamo conto che la vita in comunità è inevitabile: attraverso l’interazione, sviluppiamo legami, creiamo opportunità e affrontiamo sfide che da soli non potremmo mai superare.

Del resto, chi potrebbe gestire un vialetto comune, la caldaia del riscaldamento centralizzato o persino il portiere dello stabile senza l’aiuto di un’organizzazione collettiva?

L’inefficienza dello Stato

L’inefficienza costa

Prendendo spunto da questa analogia, lo Stato può essere visto come un enorme condominio.

Esso è un’entità che, pur essendo spesso percepita come costosa e limitante, risponde alla necessità di gestire beni e servizi indivisibili che il singolo non riesce a sostenere autonomamente.

La difesa della nazione, l’amministrazione della giustizia, la costruzione e la manutenzione delle grandi infrastrutture pubbliche: tutte queste funzioni sono imprescindibili per il benessere collettivo, ma comportano inevitabilmente la necessità di decisioni comuni.

Purtroppo, come nel condominio dove alcuni inquilini prendono decisioni che possono non piacere a tutti, così avviene nei contesti statali.

Le decisioni vengono assunte a maggioranza – un sistema che può sembrare giusto, ma che non sempre rappresenta le preferenze individuali di ciascun cittadino.

Di fatto, ogni qualvolta si radunano persone per prendere una decisione collettiva, si entra in un territorio di compromessi.

Ecco perché il nostro desiderio di maggiore autonomia e libertà personale si scontra con la realtà delle decisioni condivise.

La Necessità della Governance Collettiva

Tuttavia, la governance collettiva è una necessità per affrontare le sfide della vita in comune.

Non esiste, attualmente, un paese senza una forma di organizzazione statuale.

Questo è un dato di fatto da accettare. In ogni consesso umano, le persone si uniscono per raggiungere obiettivi comuni.

Dalla Assemblea Condominiale all’Assemblea degli Azionisti, dal Gran Consiglio dei Saggi degli Ancap all’Assemblea della Libera Comunità, le strutture governative prendono forme diverse, ma il principio rimane lo stesso: le decisioni devono essere prese in modo collettivo.

Se, per un attimo, ci prendiamo la libertà di immaginare un mondo senza alcuna organizzazione statale, ci rendiamo conto che emergerebbero problemi di coordinamento, conflitti di interesse e difficoltà nella garanzia dei diritti individuali.

Non possiamo ignorare che esistono questioni che trascendono il singolo individuo e necessitano di un approccio comune.

La gestione della sicurezza, della giustizia e delle infrastrutture vitali non può essere lasciata al libero arbitrio di ciascuno.

È qui che emerge l’importanza di uno “Stato” – anche se, come sottolineato, è imperfetto e talvolta inefficiente.

Limitare le Funzioni dello Stato

La vera sfida sta nel trovare un equilibrio tra l’efficienza nella gestione collettiva e il rispetto delle libertà individuali.

La visione liberale propone di limitare le funzioni dello Stato, conservando solo quelle indispensabili: la difesa esterna e interna, l’amministrazione della giustizia, la manutenzione delle grandi infrastrutture e la gestione dei monopoli naturali.

Ogni altra funzione dovrebbe essere lasciata al libero mercato e alla libera iniziativa individuale, permettendo ai cittadini di esercitare le proprie scelte senza imposizioni esterne.

La finalità dell’azione politica liberale dovrebbe dunque essere quella di ridurre la quantità di decisioni imposte dall’entità collettiva, massimizzando invece lo spazio per la libertà individuale.

Ciò implica una continua negoziazione tra le esigenze collettive e i diritti del singolo, mantenendo sempre presente il principio di non aggressione.

La vera essenza di una società liberale è la protezione delle libertà altrui, senza dimenticare il rispetto delle scelte altrui.

La Libertà Individuale nel Condominio Sociale

In questo contesto, il concetto di libertà individuale deve prevalere.

Ogni individuo deve avere la possibilità di fare scelte che rispecchino i propri valori e le proprie aspirazioni.

La libertà di espressione, la libertà di associarsi, la libertà di intraprendere: tutti questi diritti devono essere salvaguardati per garantire che ogni persona possa contribuire al bene collettivo senza subire coercizioni indesiderate.

Allo stesso tempo, dobbiamo essere consapevoli che, vivendo in un “condominio sociale”, è inevitabile che le decisioni collettive possano non allinearsi perfettamente con le nostre opinioni personali. Tuttavia, ciò non deve spaventarci.

Invece, dovremmo vedere in questo una opportunità per impegnarci attivamente nel processo decisionale, collaborando con gli altri per promuovere una governance più responsabile e inclusiva.

Perché, in fondo, siamo tutti inquilini dello stesso condominio, e le nostre azioni e decisioni influenzano la qualità della vita per tutti noi.

Uno Sguardo al Futuro

In conclusione, sebbene sia facile cadere nell’idea che lo Stato sia un peso e un ostacolo alle nostre libertà personali, dobbiamo riconoscere che la vita in comunità è necessaria.

Così come nel condominio, dove dobbiamo confrontarci con le scelte degli altri inquilini, anche nelle società moderne dobbiamo navigare tra le decisioni collettive.

La chiave per un futuro migliore è lavorare per limitare il raggio d’azione dello Stato alle sue funzioni essenziali e, al contempo, incoraggiare la partecipazione attiva dei cittadini nel processo decisionale.

Solo attraverso questo impegno comune possiamo sperare di costruire un “condominio” migliore, dove le nostre libertà individuali siano rispettate e protette, e dove le decisioni collettive abbiano come obiettivo il benessere di tutti.

Un ideale per cui vale la pena lottare, con entusiasmo e determinazione, affinché la nostra vita in comunità possa essere un vero esempio di collaborazione e libertà condivisa.

Di Admin

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