False premesse

L’uomo non è “il cancro del pianeta”, come sostiene la lobby ecologista, ma la sua più grande risorsa.

Tuttavia, i sacerdoti della “religione ambientalista” , predicano ; ogni persona in più fa aumentare le emissioni e la produzione di CO2; l’aumento del CO2 causa il riscaldamento globale… il riscaldamento globale causa sempre maggiori catastrofi climatiche e ambientali e, alla fine, l’inospitalità del pianeta terra.

Il mondo è condannato, sostengono molte persone, citando la povertà, la diminuzione delle risorse naturali e un tasso di crescita della popolazione presumibilmente insostenibile.

La nostra terra è sempre stata soggetta a cambiamenti climatici con periodi caldi e periodi freddi sempre collegati all’energia proveniente dalla nostra stella, il sole.

L’Egitto e la Mesopotamia (attuale Iraq) erano territori fertili e ospitali cinquemila e quattromila anni fa.

Ma dopo migliaia di anni sono diventati aridi, ed è difficile sia stata colpa dell’industria che fino a duecentocinquanta anni fa non esisteva.

Anche la terra promessa stillava latte e miele, mentre oggi si può coltivare solo con l’irrigazione goccia a goccia….e la Storia si è via via spostata verso nord: l’isola di Creta, la Grecia continentale e l’Italia meridionale, l’Italia del Nord, la Germania, i Paesi scandinavi…

Lo scienziato Antonio Zichichi, ha recentemente dichiarato;

“Il riscaldamento globale dipende dal motore metereologico dominato dalla potenza del Sole. Le attività umane incidono al livello del 5%: il 95% dipende invece da fenomeni naturali legati al Sole. Attribuire alle attività umane il surriscaldamento globale è senza fondamento scientifico”.

Altra testimonianza 

«Non sono sicuro che, guardando indietro, il periodo che viviamo sarà visto dalle generazioni future come uno dei più intelligenti che l’Europa abbia conosciuto nel corso della sua storia».

Così lo storico e saggista Jacques Julliard comincia una lunga analisi per il Figaro, notando che l’uomo di oggi, in Francia e in Europa, come nell’intero Occidente, ridotto a individuo, oscilla «senza soluzione di continuità tra il naturalismo naif degli ecologisti e il prometeismo velleitario dei propugnatori delle teorie di genere».

Infatti oggi c’è un argomento strumentalizzato dalla politica e dal dirigismo economico è proprio quello del riscaldamento globale.

La Co2 ha effetto sul clima?

Non è vero che l’aumento del CO2 sia una causa significativa del riscaldamento globale; d’altra parte, il riscaldamento globale è un fenomeno ciclico (presente da millenni), che non causa le catastrofi temute.

La CO2 non ha alcun effetto sul clima, nulla
La CO2 è solo cibo per le piante.
Raddoppiarla sarebbe un’ottima soluzione perché vorrebbe dire aumentare di oltre al 40% la crescita delle piante.
La CO2 segue la temperatura e non viceversa.
La  immettiamo dal momento che nasciamo.
E tra l’altro l’aumento della CO2 è un effetto e non una causa del riscaldamento globale come ormai gli scienziati liberi che non hanno paura di essere considerati retrogradi hanno appurato.

E’ vero che le emissioni umani hanno contribuito all’aggravarsi del fenomeno, ma in misura così irrilevante che se anche tutte le nazioni applicherebbero da subito l’ormai fallito protocollo di Kjoto, anzi raddoppiandone la percentuale di emissioni proibite, miglioreremo la situazione solo di qualche frazione percentuale.

Oggi è di moda gridare al lupo al lupo, diagnosticare catastrofi e creare allarmismi, bombardare l’opinione pubblica grazie ai mass media che beneficiano degli ascolti grazie alla paura che “tira” sempre .

Attualmente qualsiasi iniziativa, studio o ricerca che abbia come tema il Global Warming ottiene facilmente risorse finanziarie, si ottengono più facilmente fondi per organizzare studi sul come le formiche del Kilimangiaro si adattano ai cambiamenti climatici piuttosto che a ricerche volte a migliorare la situazione di centinaia di migliaia di bambini africani.

Mentre ricerche che “attirano” di meno i capitali come quelle ben più attuali che causano milioni di morti reali (e non morti virtuali che si parlano leggendo i “bei” programmi di Al Gore e dell’IPCC) come la fame del mondo, le malattie infantili, ricerche su ogm per migliorare e aumentare la produzione nelle zone povere del mondo ecc. ecc.. .

I governi e le entità  globaliste si impegnano così in politiche energetiche costosissime e con i risultati poco chiari e non definibili, con di definito solo l’intento di giustificare ancora una volta le politiche finanziarie ed economiche delle grandi lobbies mondiali…

Normative sempre più stringenti in tema di rivoluzione “green”; risorse finanziarie enormi dirottate verso la soluzione di falsi problemi; censura di ogni contestazione o posizione diversa.

Strumentalizzano, esagerano e falsificano l’impatto dell’attività umana e delle emissioni di C02 sul riscaldamento globale (che nella storia del pianeta ha sempre conosciuto oscillazioni fisiologiche), ingenerando un ingiustificato terrore per una prossima “fine del mondo” soprattutto nelle nuove generazioni.

Le  normative, protocolli e convenzioni ispirati all’ambientalismo radicale che, sulla base di dati falsi e manipolati, sfruttano un catastrofismo antiscientifico per imporre un’agenda neo-malthusiana che spaccia l’uomo per il “cancro del pianeta” e ne minaccia l’esistenza.

Chi sono i neo Malthusiani ?

Malthus afferma che mentre la crescita della popolazione è geometrica, quella dei mezzi di sussistenza è solo aritmetica.

Una tale diversa progressione condurrebbe a uno squilibrio tra risorse disponibili, in particolar modo quelle alimentari, e capacità di soddisfare una sempre maggiore crescita demografica.

Si tratta quindi una dottrina economica che, sbandierando il falso mito del “sovrappopolamento mondiale”, mira a imporre politiche fondate sul controllo delle nascite e la limitazione dello sviluppo demografico.

Le idee neo-malthusiane si diffusero tra alti tecnocrati e leader di governo in alcuni paesi in via di sviluppo, provocando violazioni dei diritti umani che i professionisti dello sviluppo occidentali incoraggiavano e che gli aiuti occidentali spesso finanziavano.

Queste politiche hanno raggiunto il picco nella forma della politica del figlio unico cinese (1979-2015) e delle sterilizzazioni forzate dell’India durante la sua “emergenza” (1975-77), un periodo in cui le libertà civili sono state sospese e il primo ministro ha governato per decreto.

Come scrive Elisabeth Roudinesco: “Siamo passati, senza neanche rendercene conto, dalla civiltà alla barbarie, dal tragico al comico, dall’intelligenza alla stupidità, dalla vita al niente, da una critica legittima di ciò che è ‘normale’ nella società al reindirizzamento di una sistema ‘normalizzatore’”».

Sì alla cura del Creato, alla lotta all’inquinamento e agli sprechi, ma No a pratiche mortifere e politiche socio-economiche, industriali ed energetiche regressive influenzate da un eco-catastrofismo anti-umano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Di Admin

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