
Questo cambiamento del presidente del Consiglio italiano si riflette nella politica migratoria, in dialogo diretto con l’UE
Giorgia Meloni sta agendo con moderazione e pragmatismo nella politica italiana e anche in quella europea, dove gioca una partita molto ambiziosa.
Ha dimenticato la sua vecchia linea euroscettica, diventando una forte sostenitrice dell’euro-atlantismo .
Quel cambiamento è, dettato dalla necessità di ricostruire la propria credibilità a livello internazionale.
“Meloni è passata dal sovranismo esasperato dei toni di Vox all’essere una leader pronta a integrarsi nelle linee europee e della Nato.
Ha cercato di ricostruire una sua credibilità sia sul piano internazionale, che su quello nazionale.

Ha fatto un lavoro meticoloso di ricostruzione della propria immagine, rivolgendosi anche ai cittadini e alle cittadine di centrodestra più moderati e moderate.
Il presidente del Consiglio ha così mandato in frantumi i più foschi pronostici con una gestione applaudita e popolare.
C’è stato, insomma, uno spostamento dei contenuti e dei toni, ma anche nel complesso un modo di comunicare molto concreto e preciso, che invece è mancato agli altri.
Quindi recuperare e valorizzare l’orgoglio positivo dell’essere italiani è una strategia che ha funzionato su due piani: quello elettorale e quello psicologico.
” E la leader di Fratelli d’Italia ha cercato di fare proprio questo: ha sovvertito il classico discorso politico nazionale negativo, scegliendo una linea più ottimista e ricostruendo l’orgoglio di essere italiani.”

Il Benestare della Commissione Europea per la sua gestione, il plauso dei mercati e l’incenso dei media internazionali.
In poco più di quattro mesi , la politica moderata, pragmatica, ha fatto breccia in tutto il mondo, “Giorgia Meloni appare come la persona, la leader più appassionata e convinta.”
Questo il commento più usato per Lei dai commentatori internazionali.
