
Mentre la guerra continua nel suo secondo anno e le sanzioni occidentali incidono più duramente, le entrate del governo russo vengono ridotte e la sua economia si è spostata su una traiettoria di crescita inferiore, probabilmente a lungo termine.
Lo sostiene in un lungo articolo il Wall Street Journal
Gran parte del peggioramento delle prospettive
Tutto deriva da una scommessa sbagliata lo scorso anno da Putin, convinto che avrebbe potuto utilizzare le forniture energetiche russe per limitare il sostegno dell’Europa occidentale all’Ucraina.
Di conseguenza, le entrate energetiche del governo, sostiene il Wsj, sono diminuite di quasi la metà nei primi due mesi di quest’anno rispetto allo scorso anno, mentre il deficit di bilancio si è approfondito.
Il divario fiscale ha toccato i 34 miliardi di dollari in quei primi due mesi, l’equivalente di oltre l’1,5% della produzione economica totale del Paese.
Ciò sta costringendo Mosca a immergersi maggiormente nel suo fondo sovrano, uno dei suoi principali cuscinetti anticrisi.
Il rublo è sceso di oltre il 20% da novembre rispetto al dollaro.
La forza lavoro si è ridotta man mano che i giovani vengono mandati al fronte o fuggono dal Paese per paura di essere arruolati.
“Nel medio termine” le sanzioni contro la Russia potranno avere “un impatto negativo”.
Ad ammetterlo il presidente russo Vladimir Putin, parlando durante una riunione di governo, nel corso della quale ha comunque rivendicato che “l’economia russa ha mostrato una dinamica positiva a partire dallo scorso luglio….“, ma “il ritorno al percorso di crescita non deve rilassarci, è necessario sostenere e rafforzare le tendenze positive della nostra economia, migliorarne l’efficienza, garantire la sovranità tecnologica, umana e finanziaria, e le azioni devono essere rapide allo stesso tempo, senza eccessi di burocrazia, poiché le restrizioni illegittime introdotte contro la nostra economia possono effettivamente influenzarla negativamente nel medio termine”.
La “guerra ibrida” che l’Occidente ha scatenato contro la Russia “durerà a lungo”.
E’ quanto ha risposto in un punto stampa il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, a chi gli chiedeva quanto durerà quella che la Russia chiama “operazione militare speciale” in Ucraina.
“Se ci si riferisce a una guerra in un contesto più ampio, a uno scontro con Stati ostili, a una guerra ibrida contro il nostro Paese, allora durerà a lungo”, ha dichiarato Peskov ai giornalisti.
“E qui dobbiamo essere risoluti, sicuri di noi stessi e consolidarci attorno al presidente”, ha aggiunto.
Sul fronte della cronaca, le forze armate ucraine hanno bombardato Melitopol occupata dai russi a sud della regione di Zaporizhzhia nell’Ucraina sudorientale e in seguito a questi attacchi è stata interrotta la fornitura dell’elettricità alla città.
Lo ha affermato Ivan Fedorov, il sindaco in esilio di Melitopol, occupata dalle forze russe dal marzo dello scorso anno.
Resta dunque alta la tensione attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia.
Il direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) Rafael Mariano Grossi, in visita alla centrale, ha denunciato un ”aumento delle azioni militari” intorno all’impianto nucleare.
Per la centrale di Zaporizhzhia la situazione ”al momento non sta migliorando” e si registra ”un aumento crescente delle truppe, veicoli militari e artiglieria pesante”.