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Trump in tribunale

L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è stato incriminato dal tribunale di Manhattan per 34 capi d’accusa.

Si tratta di 34 modi diversi di interpretare lo stesso reato, in parole povere una “fellonia”.

Un carico penale minore, che non gli impedirà comunque di correre per l’elezione presidenziale del 2024.

Questo tipo di caso può dare credito alle affermazioni di Trump che sia in atto contro di lui  una “caccia alle streghe.”

I reati riguardano infatti la falsificazione dei bilanci e delle rendicontazioni delle spese elettorali, compiuta secondo l’accusa per pagare l’attrice Stormy Daniels e convincerla a non parlare di un rapporto sessuale avuto con lui una decina di anni prima.

La procura di Manhattan sostiene che il pagamento non sarebbe stato rendicontato correttamente secondo le rigide norme che riguardano le spese dei candidati politici.

Queste imputazioni prevedono una pena massima di quattro anni di prigione, normalmente sono considerati reati minori (“misdemeanor”) per i quali sono previste pene alternative alla prigione, salvo che l’accusa dimostri che sono stati compiuti per coprire o rendere possibili altri reati.

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Trump accusato di 34 capi di imputazione

Sembra un cattivo costume che ultimamente ha preso piede, quello di consentire ai pubblici ministeri di intentare nuove e difficili cause contro i politici, in parte perché potrebbero farlo per ragioni politiche piuttosto che legali.

Si dice che se insegui il re, non dovresti sbagliare.

In questo senso, è molto facile vedere questo caso archiviato per insufficienza legale o bloccato in tribunale ben oltre le elezioni del 2024 prima che possa mai essere processato.

Inoltre i pagamenti di Donald Trump in denaro segreto all’attrice di film per adulti Stormy Daniels per impedirle di parlare e danneggiare le sue possibilità presidenziali statunitensi del 2016 erano probabilmente un crimine finanziario della campagna federale.

I federali avrebbero dovuto incriminarlo, ma non l’hanno fatto,  per trasformare una violazione del finanziamento della campagna elettorale in un crimine, i pubblici ministeri dovrebbero dimostrare che Trump sapeva che stava violando le leggi sul finanziamento della campagna elettorale e lo ha fatto volontariamente.

Per trasformarli in reati ai sensi della legge di New York, Trump deve aver commesso questo reato per nascondere o promuovere “altri crimini”.

Quindi, oltre a dimostrare l’intenzione di creare documenti aziendali falsi, il procuratore distrettuale dovrà anche dimostrare l’intenzione di commettere, o l’occultamento di, un altro reato.

Senza dubbio, la comparsa davanti a un giudice di un ex presidente , evento mai accaduto nella storia degli Stati Uniti d’America, ha destato molto clamore.

Ma tutto sommato non ha danneggiato più di tanto l’immagine del tycoon.

Tale evento gli consente anzi di tornare al centro dell’attenzione mediatica, e di raccogliere cifre milionarie dai suoi sostenitori, guadagnando inoltre molto terreno nei sondaggi delle primarie.

Il Pubblico Ministero della procura di New York, inoltre è molto legato agli ambienti più estremisti dl Partito Democratico, e molte fonti indicano in George Soros, tra i suoi finanziatori e sostenitori.

Trump ha quindi dichiarato al suo arrivo in tribunale;

Non avrei mai pensato che una cosa del genere potesse accadere in America… Non avrei mai pensato che potesse accadere.
L’unico crimine che ho commesso è difendere senza paura la nostra nazione da coloro che cercano di distruggerla.
Le nostre elezioni sono state come quelle di un Paese del Terzo Mondo… E ora questa massiccia interferenza elettorale, mai vista prima nel nostro Paese”.

Appena arrivato al banco degli imputati Trump si è seduto con aria seria e con un’aria di sfida.

Al suo fianco gli avvocati Joe Tacopina e Susan Necheles

Trattenuto in stato di fermo per qualche ora, come previsto è stato poi rilasciato su cauzione, è una procedura standard, per coloro che sono imputati di reati non violenti.

L’accusato viene condotto in tribunale per ascoltare i capi d’accusa, gli vengono prese le impronte digitali e fatte le foto segnaletiche, e poi viene rilasciato in attesa del processo.

Vista l’importanza dell’imputato, è probabile che non gli siano state fatte le foto segnaletiche, anche se su questo particolare non ci sono ancora notizie certe.

 

Di Admin

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