
Facendo il punto con il primo ministro della Georgia, Irakli Garibashvili, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg usa toni durissimi contro Mosca: “La Nato starà con l’Ucraina finché necessario.
Non sappiamo quando finirà la guerra, ma siamo al corrente che l’aggressione russa è un modello tossico che deve essere fermato una volta per tutte.
La Georgia e il popolo georgiano lo capiscono molto bene.
L’Ucraina sta facendo valere il suo diritto all’autodifesa stabilito dalla Carta delle Nazioni Unite e ci aspettiamo che tutti i Paesi partner sostengano questo obiettivo”.
Kiev intanto pianifica nuove sanzioni contro l’Iran, reo di aver fornito alla Russia i droni kamikaze.
Il Segretario Generale dell’alleanza atlantica è pronto ad andare avanti a oltranza: “In Ucraina c’è un modello russo tossico da fermare una volta per tutte”.
Il ministro degli Esteri di Mosca Sergej Lavrov considera gli accordi sul grano ad un punto morto, ma allenta la tensione: “Nessuno ha bisogno della terza guerra mondiale”.
Il patriarca russo Kirill, invece, esacerba gli animi: “Quelli che non servono la Russia sono nemici interni”.
Kiev pensa alla riconquista della Crimea e invia 100 droni per liberare Bakhmut dall’assedio della Wagner.