
Nessun paese può governare l’economia mondiale se non governa, interamente almeno un continente, e la Repubblica Popolare Cinese, non governa l’Asia, per questo motivo vogliono conquistare Taiwan.
Il predominio del Mar Cinese Meridionale è senza dubbio vitale per il dragone cinese, per questo motivo da diverso tempo, l’opinione pubblica cinese, è bombardata da messaggi e discorsi fortemente orientati allo scontro militare.
Xi Ping, si fà riprendere e fotografare spesso in tenuta da combattimento, e desidera rimanere nella storia del suo paese come il presidente che ha riconquistato la piccola isola, che ha osato sfidare la potenza cinese.
E’ un dittatore, non del tutto centrato psicologicamente diciamo, che utilizza la crisi ucraina per cercare di regolare i conti con l’occidente.

La Strategia cinese è quella di espandersi con tutti i mezzi a disposizione, anche usando la leva diplomatica, si propone infatti quale mediatore in tutte le crisi mondiali, nella riapertura del dialogo tra Iran e Arabia Saudita, ha conquistato le prime pagine dei quotidiani internazionali.
Spesso passa inavvertita, sotto traccia diciamo è un lavoro che la Cina sta facendo da anni nella costruzione di una fitta rete di accordi di cooperazione, di iniziative economiche e commerciali, di organizzazioni regionali che, nell’ottica cinese, servono a strutturare la proprio politica estera e a istituzionalizzarli.
La geopolitica sta chiaramente prendendo il predominio sulla economia, molto importante quindi diventa il ruolo della Cina, che punta ad ottenere dagli Stati Uniti, il riconoscimento di pari dignità.
In questa ottica quindi , il “debito” statunitense verso la Cina perde di significato, in caso di conflitto armato tra i due paesi infatti, i cinesi potrebbero tranquillamente premere il tasto “delete” sulla tastiera del computer dove sono registrati i crediti…e potrebbe guadagnare nuovo spazio nella memoria del computer…
Gli Stati Uniti, non intendono riconoscere questo ruolo alla Cina, e intendono contrastare i piani di predominio cinese, per questo motivo hanno scelto la via delle sanzioni economiche.
Quindi hanno imposto il blocco dei chips di alta tecnologia, bloccato i visti ai studenti cinesi, e imposto dazi e sanzioni su almeno trecento miliardi di merci cinesi
Le aziende cinesi non possono fare affari con le imprese strategiche statunitensi.
L’obiettivo principale è impedire l’uso di merci cinesi nella produzione militare.
Vige inoltre il divieto assoluto di includere parti cinesi nelle attrezzature militari statunitensi.
Fortunatamente al momento attuale gli Stati Uniti , hanno una supremazia “sostanziale” sulla Cina.
la Casa Bianca sonda il terreno alla ricerca di alleati disponibili a condividere l’impianto sanzionatorio anti cinese, la Repubblica Popolare costruisce una macchina di contro sanzioni contro il complesso militare e industriale statunitense.
La Cina, tenta di “entrare” economicamente in Europa, e in questo disegno la Francia rappresenta per Pechino la pedina fondamentale, il grimaldello per scardinare dal basso la presa americana sul cuore dell’Europa.
l’Europa è chiaramente in decadenza, ed ha deciso di suicidarsi approvando tutte le folli legislazioni “green”, favorendo il dragone cinese.
Gli Stati Uniti puntano in maniera decisa sull’India, che ha superato numericamente la Cina, e la cui popolazione è fondamentalmente molto più giovane, ed è un paese democratico.
