De Ficchy Giovanni

Le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina hanno accelerato il disfacimento della globalizzazione più rapidamente di quanto molti prevedessero anche solo un anno fa. 

Questo fenomeno ha importanti implicazioni per l’economia globale e merita un’analisi approfondita.

In seguito all’inasprirsi delle tensioni tra due delle più grandi economie del mondo, gli Stati Uniti e la Cina,

hanno fatto emergere politiche “protezionistiche” , un processo attraverso il quale queste due potenze stanno cercando di ridurre la loro interdipendenza economica. 

Il fenomeno può influenzare tutto l’insieme delle relazioni tra i due Paesi, che spazia dalla finanza, alla migrazione, alla tecnologia e alla cultura.

 Si parla oramai apertamente di “nuova guerra fredda” in maniera strutturale, si è addirittura passati a considerare questo scenario come stabile e pertanto a spostare l’attenzione sui costi economici di una tensione di lungo periodo.

Ora è chiaro che il mondo non sta tornando alla globalizzazione, è diretto verso il disaccoppiamento,

In un tale contesto, la parola che più ricorre nel dibattito fra Cina e Stati Uniti, e che rappresenta il maggior costo di questo periodo di tensioni, è decoupling”, ovvero il disaccoppiamento tra le due maggiori economie del mondo.

La frase “disaccoppiamento dalla Cina” è apparsa in un numero di articoli tre volte superiore rispetto ai tre anni precedenti messi insieme.

Il termine  è entrato prepotentemente nel lessico economico internazionale,  nei fatti, rilocalizzare la produzione delle imprese americane fuori dalla Cina  in settori ritenuti strategici, preferibilmente verso altre destinazioni, soprattutto in Asia, o negli Stati Uniti (“reshoring”).

L’esempio più noto è quello della produzione dei prossimi iPhone spostata in India .

le vicende politiche tra i due Paesi paiono andare sempre peggio, da Taiwan , alla questione saudita israeliana, alla guerra su TikTok e prima su Huawei. 

 Il disaccoppiamento gioca un ruolo importante in futuro, con implicazioni significative, per le strategie delle società globali.

Creerebbe due giardini recintati nel commercio globale: un blocco commerciale e una catena di approvvigionamento alleati della Cina e uno alleato degli Stati Uniti.

l’Europa ?

 Sebbene gli europei non abbiano la stessa forza politica delle due superpotenze, può pesare economicamente. 

“L’UE non è un nano, come alcuni cercano di dire.

 Gli esportatori devono accettare le norme e i regolamenti europei se desiderano vendere qui. 

Guarda l’intelligenza artificiale e Internet, ad esempio, dove Bruxelles ha imposto la sua legge,

 Van Waeyenberge: l’Europa, dice,  “è uno spazio economico integrato, uno spazio pluralistico per natura e il controllo degli Stati sull’economia è stato fortemente limitato”. 

“Il suo allineamento con gli Stati Uniti dovrebbe essere dato per scontato o dovrebbe invece essere visto come un attore indipendente?

 O è, in ultima analisi, l’arbitro della rivalità USA-Cina?

L’ UE potrebbero svolgere un ruolo cruciale nel determinare se , e in che misura , il disaccoppiamento economico diventa una realtà. 

Di Admin

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