
Dario Miccheli
Le Elezioni Europee del prossimo anno sono connotate da una forte spinta al cambiamento delle attuali posizioni politiche dei gruppi di potere, l’aver scontentato quasi tutte le Nazioni che fanno riferimento all’attuale Governo Europeo, con una pesantissima attività imposta da una spinta green troppo onerosa per le popolazioni ; la guerra con le sue spese militari, le conseguenze energetiche che cadono sulla popolazione europea, l’incremento dei tassi per “bloccare ” l’inflazione galoppante , che invece pesa sui mutui e sui prestiti contratti dal popolo, sono veri macigni sepolcrali per un governo “progressista”, che fà intravedere un radicale cambiamento in direzione alternativa con un possibile nuovo governo dei Popolari e delle destre Conservatrici.
Nell’aria c’è questa possibilità e sarebbe la fine di una pesante situazione che sta rendendo difficile la gestione dei singoli paesi membri, sia a livello economico , che sociale .
La Francia di Macron ,paga con la rivolta interna, prima la storia sulle pensioni, prima ancora i gilet gialli, e ora la guerra contro il razzismo della polizia nei confronti di un mondo mai veramente integrato , e gestito con molta approssimazione, la Francia non cresce quanto dovrebbe a livello economico e l’opposizione a destra e a sinistra di Macron hanno buon gioco, con prevalenza alla destra della Le Pen, in dirittura d’arrivo in una Europa che non lascia spazio al popolo e questo popolo potrebbe riprendersi il suo posto.
In Germania la crisi economica potrebbe mordere molto di più in questo anno che ci separa dalle europee, facendo spostare gli elettori ed aprendo una possibile situazione di nuova gestione del poter, la crescita economica in Germania è al ribasso e comincia a “mordere” a livello sociale.
La Spagna e il portogallo stanno meglio di Francia e Germania, ma a livello politico avanzano le destre e potrebbero essere portatrici di una innovazione che sarebbe interessante da valutare.
Come si può notare da questa breve disanima, tutto lascia pensare ad un rinnovamento del governo europeo a guida popolare-conservatore, viste le affermazioni in altri paesi della comunità ad est e al nord della nostra Europa compresa la Grecia che ha votato ultimamente, facendo vincere la coalizione di destra .
Se questo dovesse accadere la Meloni potrebbe avere una possibilità ancora maggiore per essere determinante in Europa, la sua rielezione a presidente dei conservatori e le “amicizie e la stima ” che si è conquistata in Europa potrebbero essere preludio di un vero nuovo trionfo, dopo quello Italiano, in un Europa che ancora non ha capito che bisogna correre a quella che una volta veniva chiamata l'”Europa Nazione”, e che è sempre stato nel progetto della destra italiana.
Se dovesse accadere questa ipotesi , la comunità europea dovrà, o meglio , sarà costretta a sobbarcarsi la spesa monumentale di farmaci ricostituenti epatici, per fermare le coliche che subiranno i responsabili di una certa sinistra, che anche in Europa, dovrà abituarsi all’alternanza democratica e riscrivere i programmi e le proposte , facendo , speriamo tesoro degli errori.