
Sono tanti gli artisti della musica leggera italiana che hanno usufruito dei testi del maestro Aberto Laurenti e tra questi ci sono nomi altisonanti quali Franco Califano, Renato Zero e Mina,
Nell’ambito della rassegna: ”Lo Sport un Sorriso per la Vita…Oltre Barriere e Frontiere” legata al progetto solidale de: “I Codici della Vittoria”, abbiamo incontrato Aberto Laurenti che ci ha gentilmente offerto una piacevole intervista.
Alberto ci puoi fare qualche cenno sulla sua carriera, sul suo essere artista, dove hai anche ottenuto due dischi d’oro come autore?
Il mio è un caso particolare, perché da bambino all’età di 13, 14 anni dal momento che ero già un ottimo chitarrista, ebbi l’opportunità di fare le prime esperienze nelle tournee con artisti del valore di Roberto Murolo, Claudio Villa e Califano.
Con quest’ultimo poi ci ritrovammo da adulti.
Ti definisci un cantautore, ma poi hai interpretato tu stesso le tue canzoni.
Nasco come cantautore e sono conosciuto come autore, però non ho mai smesso di interpretare le mie canzoni.
Oggi sono pochi i cantautori che possono essere degni di essere chiamati con questo nome, ma a mio parere nel panorama artistico del mondo musicale, c’è qualche elemento valido e vorrei citare tra questi, Franco 126, Rubinacci e la cantautrice Madame, che presenta una vena artistica eccezionale
Laurenti parlaci della tua esperienza al Puff.
Al Puff di Roma, mitico locale inventato una cinquantina di anni fa da Lando Fiorini, sono riuscito ad interpretare le canzoni romane che amo, nello spettacolo “La canzone romana dalle origini a Lando.
Tutte le strade portano al Puff ” , regalando al pubblico brani inediti e naturalmente anche pezzi classici
Cosa ricordi dell’ incontro con Califano, un evento che ha segnato la tua storia di artista.
Caifano era un personaggio trasversale assolutamente diverso da quelli della sua generazione.
Dal momento che ero piccolo, devo tutto a mio padre, che si impegnò per ottenere il primo contatto, con il Califfo, poi questi mi portò con lui al Quirino dove presentò “Tutto il resto è noia” ed era il 1977
. Poi non ci vedemmo più per anni fino al 1993, quando ripresi a collaborare con lui sino al termine dei suoi giorni.
Ho dedicato tutta la mia vita alla musica ed ho collaborato per vent’anni con Califano, producendo per lui cinquanta canzoni e sei album. La canzone più famosa che ho scritto per lui è “ il tempo piccolo”.
Questa incisione è stata cantata oltre che da Califano, dai Tiro Mancini e da Mina e ultimamente anche da Biagio Antonacci e da Ermal Meta.
Quindi sicuramente “ un tempo piccolo” sta facendo un percorso da Even green.
Sono note le tue collaborazioni anche con altri grandi personaggi del mondo musicale, cosa ricordi in particolare?
A volte parlare di se stessi risulta in un certo senso difficile, posso dire di aver scritto nella mia carriera diverse canzoni che poi ho avuto il piacere di offrire ad altri interpreti.
Vorrei ricordare tra le tante, la mia collaborazione con la grande artista romana Gabriella Ferri con la quale ho composto due bellissimi album.
Aver partecipato alle composizioni artistiche di questi due grandi personaggi della musica leggera italiana è tra le cose alle quali vado più orgoglioso, inoltre ho preso parte a diversi musical che sono andati in scena al salone Margherita, al teatro Umberto e al teatro Greco, ambienti di spettacolo legati al mondo della romanità.
Per il resto siamo sempre on the road a fare il nostro lavoro.
Ci può parlare delle sue partecipazioni a Sanremo?
Sanremo l’ho fatto in realtà tre volte e le ricordo tutte con grande piacere, in particolare ricordo quella di Sanremo 2010 in qualità di Direttore Artistico di Pupo, Emanuele Filibertio, Luca Canonici con la canzone “Italia Amore mio”.
Recentemente con il giornalista Pierluigi Grande è nato questo nuovo progetto, a cosa si deve questa collaborazione?
Prima di tutto con Pierluigi ci lega un’amicizia antica, visto che ci conosciamo da quasi trent’anni . Quando mi parlò del suo progetto lo approvai con entusiasmo, poi pensai di scrivere una canzone sull’argomento.
Oggi è stata presentata l’inedita canzone dell’Album “L’Inno alla vittoria”, che sarà il pilastro della colonna sonora del film documentario “I Codici della Vittoria” di prossima produzione.
La canzone firmata da me in collaborazione con Pierluigi Grande è una prima traccia, ma in seguito ci aggiungeremo anche i cori.
Progetti per il futuro?
Ce ne sono veramente tanti, sto producendo per vari artisti e porto in giro degli spettacoli con i Rumba de Mar. Intendiamo poi continuare a proporre il tour in onore a Franco Califano, per mantenere vivo il suo ricordo.
Certamente non ci saranno soste e ci fermeremo come diceva Califano, solo cinque minuti prima di morire.
Grazie Aberto Laurenti e in bocca al lupo
Rino R. Sortino