De Ficchy Giovanni
Provocatore, rivoluzionario, innovatore, amato, odiato, ammirato e invidiato, denigrato e censurato, perseguitato dalla giustizia ed infine travolto dal destino che lo ha visto finire i suoi giorni a ridosso di spiagge desolate.

In occasione della ricorrenza della morte del Caravaggio
la cosa meravigliosa di Caravaggio a parte l’uso incredibile della luce totalmente differente e innovativo rispetto all’epoca , era la rappresentazione dei personaggi cosi realistica , quotidiana , niente a che vedere con le figure idealizzate del periodo…
Infatti lui dipinge Eva con le vesti consunte , le suole dei piedi sporche … le rughe sulle facce … di anche accusato di blasfemia perché per dipingere la Madonna morta di dice usó una donna morta veramente per conferire realismo… era chiaramente avanti mille anni …

Curiosità;
Sembra che il Caravaggio dipingeva con un teleobiettivo, infatti se guardi i suoi quadri…
L’immagine non è come la vedi a occhio dove le cose rimpiccioliscono in prospettiva , qui sono tutte sullo stesso piano come con un teleobiettivo … ho studiato molto sopra tutti i suoi quadri e sono convinto di questo..
In seguito ho scoperto che pare lui dipingesse attraverso una grossa lente per compattare la composizione…se è così la mia teoria ha senso…
Lo si vede molto bene nella cena di Emmaus (allegata sotto ) dalla dimensioni delle mani del commensale di destra quella lontana è più grande di quella vs di noi…e questo è tipico dei teleobiettivi…
E questo è comune a tutti i suoi quadri , molto evidente anche nella conversione di S.Paolo…

Un nemico contemporaneo del Merisi.
L’opera di Giovanni Baglione, “Amor sacro e amor profano,” 1602, al mio occhio inesperto la trovo molto caravaggesca, motivo delle loro continue liti.
Nel 1603, Giovanni Baglione sporse denuncia per diffamazione ai danni di Caravaggio, Orazio Gentileschi, Ottavio Leoni e Onorio Longhi.
Dopo questo processo, Baglione abbandonò il caravaggismo per tornare a quella che Carla Guglielmi Faldi chiama la “maniera propria”.

quell’angelo è bellissimo e se non fosse per il demone in basso a sinistra che con ogni probabilità raffigura proprio il Caravaggio tutto il quadro sarebbe stupendo, forse il migliore di tutta la sua produzione.
L’ho visto da vicino e forse anche per il suo stato di eccellente conservazione mi ha lasciato di stucco.
È a Palazzo Barberini di lato alla Giuditta che decapita Oloferne di Caravaggio.
Ironia della sorte o ennesima messa a confronto dei due rivali?
Certo è che è la prima tela che si vede entrando nella sala, poi appare la Giuditta, e si sorride, anche perché nessuna foto per quanto ben fatta può restituire appieno lo splendore di questa tela del Merisi.

Villa Borghese la Madonna dei Palafrenieri
Il dipinto è stato concepito per decorare la pala d’altare della cappella della confraternita dei Palafrenieri, situata nella Basilica di San Pietro.
La glorificazione di Sant’Anna è stata concepita come l’idea principale dell’opera.
Sia Maria che Cristo sono raffigurati scalzi, il Salvatore appare completamente nudo, il suo prepuzio non è circonciso, il che è contrario alla tradizione ebraica.

E così diventa incomprensibile come mai Caravaggio interpretava l’immagine della madre della Vergine come una donna antiestetica, rugosa e invecchiata