De Ficchy Giovanni

Gli spagnoli hanno votato ieri per una diabolica equazione politica consegnando ad Alberto Núñéz Feijóo la vittoria elettorale con 136 seggi , ma dando a Pedro Sánchez la possibilità di raggiungere una maggioranza di investitura insieme a tutti i suoi alleati e al partito di Puigdemont.

Una vittoria dal retrogusto molto amaro quella del Partito popolare, che torna a essere la prima forza spagnola ma a spese del possibile alleato Vox, che quasi dimezza i suoi seggi, mentre i socialisti di Pedro Sanchez tengono oltre ogni previsione.

I numeri invece gli danno torto: il blocco delle destre si ferma a quota 169 (136 il Pp, 33 Vox), molto lontana dai 176 seggi necessari per la tanto agognata maggioranza assoluta.

L’ex governatore galiziano chiedeva di averla da solo, alla fine non l’ha nemmeno sfiorata anche sommando i voti di Vox.

Eppure in serata Feijòo ha comunque rivendicato il diritto di provarci: “Come candidato del partito più votato, credo che il mio dovere sia aprire il dialogo, guidare questo dialogo e cercare di governare il nostro Paese”, ha arringato i sostenitori evidentemente delusi. 

 “Come candidato del partito più votato, credo che il mio dovere sia aprire il dialogo, guidare questo dialogo e cercare di governare il nostro Paese”, ha arringato i sostenitori evidentemente delusi.

“Il nostro dovere è evitare un periodo di incertezza”, ha aggiunto, chiedendo “che nessuno abbia di nuovo la tentazione di bloccare la Spagna”. 

Il blocco è una possibilità certa ed evitare una ripetizione elettorale dipende dall’ex presidente catalano Puigdemont.

Nulla al momento farebbe presagire che il partito di Puigdemont dia il via libera a Sanchez senza alzare tantissimo l’asticella delle sue richieste indipendentiste.

Vox ha fallito

“Non abbiamo raggiunto il nostro obiettivo di cacciare Sanchez”, il leader di Vox Santiago Abascal, parlando dalla sede del suo partito a Madrid, ha commentato il risultato delle elezioni.

“Vedo molti festeggiamenti nelle sedi degli altri partiti, sembra che abbiano vinto tutti e per questo colgo l’occasione per congratularmi con Feijóo come vincitore delle elezioni.

Lo ha fatto non dipendendo da Vox, come voleva”, ha detto.

L’alleanza tra PP e Vox non ha comunque abbastanza seggi per governare.

Nel tentativo di formare una maggioranza più allargata potrebbe iniziare una trattativa con i cosiddetti partiti regionali, cioè i partiti più piccoli presenti nel parlamento spagnolo che solitamente rappresentano istanze locali.

I più importanti sono i due partiti indipendentisti catalani ERC (di sinistra, con 7 seggi) e JuntsxCat (di destra, 7 seggi) assieme ai due partiti nazionalisti baschi Bildu (di sinistra, 6 seggi) e PNV (di destra, 5 seggi). 

Popular Party leader Alberto Nunez Feijoo

L’affluenza alle urne si è attestata al 70,40%, più alta rispetto alle precedenti consultazioni del 2019. 

Di Admin

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