De Ficchy Giovanni

Evergrande è andata in default nel 2021.
E’ arrivata sulle coste americane la richiesta di procedura concorsuale per default transfrontalieri.
La richiesta è giunta per cercare di evitare i sequestri e le confische delle proprietà della Everrgrande negli Usa.
La Cina sta vivendo un periodo molto delicato e difficile.
Il contrasto al Covid a mezzo di reiterati lockdown gela la crescita e accentua l’incertezza di imprese e consumatori, mentre lo scoppio della bolla immobiliare rischia di destabilizzare il sistema finanziario e causare instabilità sociale che potrebbe minare la leadership assoluta di Xi Jinping.
L’economia del dragone asiatico boccheggia tra il secondo e il primo trimestre di quest’anno l’economia di Pechino si è contratta del 2,6%.
Il tasso di disoccupazione giovanile, nella fascia 16-24 anni, è giunto nelle statistiche ufficiali a un “mediterraneo” 19,3% e colpisce soprattutto i lavoratori migranti interni.
Il numero di immobili pignorati messi all’asta in Cina è salito di quasi il 20% annuo nella prima metà del 2023, in scia al deterioramento dell’economia nella fase post-Covid e alle crescenti difficoltà per i proprietari sui rimborsi delle rate dei mutui.

Il l numero di famiglie che hanno scelto di rimanere in disparte per gli immobili nell’ultimo trimestre è salito al 27,2% degli intervistati dal 20,1% di luglio-ottobre, ha mostrato il sondaggio.
Sono andate in default aziende che rappresentano il 40 per cento delle vendite di case in Cina, la maggior parte delle quali sono sviluppatori immobiliari privati”.
In Cina, peraltro, gli acquirenti di immobili sono soliti pagare in l’intera somma in anticipo, prima che l’edificio sia stato costruito.
Non è chiaro se e in che modo interverrà il governo centrale cinese, che ad oggi non ha annunciato misure di stimolo al settore particolarmente significative.