De Ficchy Giovanni

Il diritto di parola, la possibilità di esprimere il proprio pensiero, deve essere garantito a tutti, non soltanto a chi la pensa in un determinato modo.

Il famoso “free speaking” del mondo anglosassone, mi ha sempre affascinato, sin da quando vidi a Londra, un uomo issarsi su una cassetta e cominciare a tenere un comizio, un famoso “speaker corner”,

Parlava liberamente, anche contro la famiglia reale, nessuno avrebbe mai pensato di censurarlo, o di punirlo.

La mia è una posizione liberale, che nasce dal pensiero attribuita a Evelyn Beatrice Hall “Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu possa dirlo” .

Frase stupenda che racchiude in poche parole principi cardine dell’intera Umanità, quali la libertà di espressione ed il rispetto per le altrui opinioni.

Che ben esprime il concetto dell’importanza della libertà di espressione.

Calando questa premessa nel caso del libro pubblicato dal generale Vannacci, registro che attualmente, tale possibilità è stata preclusa all’ufficiale dell’esercito italiano.

Altro discorso è il dissenso che chiaramente uno è libero di esprimere, come me , che su alcune

dichiarazioni scritte dal generale ad esempio non sono assolutamente d’accordo.

Ma la mia critica semmai è nel merito di quello che scrive, non sul fatto che lo possa scrivere o meno.

Anche se si tratta come alcuni dicono “di farneticazioni senza né capo né coda”, ha a mio avviso diritto di scriverle.

Non mi arruolo in nessuna delle due posizioni, di chi è pro Generale, e chi gli è contro, non accetto questa strumentalizzazione, che come sempre divide l’opinione pubblica come due tifoserie contrapposte.

Come altro esempio, il garantismo che deve essere uguale per tutti, non soltanto per chi la pensa in un deterrminato modo.

Non mi sembra che il “pensiero unico” contribuisca a creare una società aperta.

Di Admin

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