Il governo italiano, guidato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha annunciato un nuovo decreto legge d’urgenza sui migranti per affrontare le sfide legate all’immigrazione. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha presentato questo decreto in una conferenza stampa, spiegando che si compone di 11 articoli e si concentra su diverse questioni chiave.
Una delle principali modifiche introdotte riguarda le espulsioni dei migranti ritenuti pericolosi per l’ordine pubblico e la sicurezza dello Stato. Secondo il decreto, il ministro dell’Interno può decretare l’espulsione dei migranti con lungo soggiorno quando sussistono gravi motivi di ordine pubblico e sicurezza.
Il decreto prevede inoltre un aumento dei controlli sui visti di ingresso e l’attuazione di verifiche sull’età dei minori non accompagnati. Sebbene si mantenga la tutela dei minori, anche in conformità con il diritto dell’Unione europea, il decreto stabilisce che in caso di arrivi consistenti, multipli e ravvicinati, l’autorità di pubblica sicurezza può disporre una rilevazione antropometrica o accertamenti radiografici per valutare l’età del minore.
Per contrastare le domande di asilo pretestuose e dilatorie, il decreto prevede che se uno straniero presenta una nuova domanda di protezione internazionale durante l’esecuzione di un provvedimento di espulsione, il presidente della commissione territoriale può valutare preliminarmente l’eventuale inammissibilità della domanda reiterata di protezione internazionale.
Il decreto mira anche a potenziare i controlli sui visti di ingresso in Italia, con l’assegnazione di personale di polizia presso le ambasciate e i consolati. Inoltre, accelera gli accertamenti per verificare l’età dei minori stranieri non accompagnati, autorizzati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni.
Una modifica significativa riguarda l’accesso alle strutture di maggiore tutela. Prima, solo le donne in stato di gravidanza o le madri con minori avevano accesso immediato a tali strutture, mentre le altre donne erano trattate allo stesso modo degli uomini adulti. Il decreto estende ora l’accesso alle strutture di maggiore tutela a tutte le donne migranti.
Il governo sostiene che queste misure mirano a rafforzare il controllo sull’immigrazione illegale e a garantire una maggiore sicurezza e tutela per tutti i cittadini italiani.