De Ficchy Giovanni

Nel mondo Cristiano, composto da coloro che si rifanno alla esperienza terrena di Gesù Cristo, esistono tre principali componenti, dette “denominazioni”.

La storia del Cristianesimo attraverso i secoli ha portato alla creazione di molte varianti religiose, alcune delle quali hanno preso piede divenendo vere e proprie denominazioni indipendenti e riconosciute.

In pratica sono tutte chiese cristiane, come indicavo sopra ,tutte si rifanno alla vita e alla Parola di Gesù, ma ciascuna con significative differenze nella dottrina, nelle tradizioni e perfino nel numero di Sacramenti.

Abbiamo così i cristiani cattolici, i cristiani protestanti, i cristiani ortodossi, e in particolare sulla differenza tra ortodossi e cattolici voglio concentrare la mia attenzione in questo articolo.

 I sacerdoti possono scegliere di sposarsi ma in questo caso non potranno diventare vescovi, così come i monaci, le cui comunità sono fondamentali. Per gli ortodossi gli uomini nascono puri, non contaminati dal Peccato originale di Adamo ed Eva, che loro chiamano Peccato Ancestrale.

Uno dei punti fondamentali che portò a questa rottura fu che la Chiesa cattolica occidentale rivendicava il primato del Papa, Vescovo di Roma e successore dell’Apostolo Pietro, investendolo di un vero potere giurisdizionale anche sugli altri centri della cristianità dell’epoca, la cosiddetta pentarchia, formata da Roma, Costantinopoli, Alessandria, Antiochia e Gerusalemme, le cinque sedi episcopali più importanti del mondo romano.

Già il Concilio di Calcedonia del 451 d.C. aveva fatto emergere le differenze e determinato le prime separazioni tra alcune chiese orientali, ma anche la tendenza della chiesa d’Occidente di accentrare il potere nelle mani del Papa, a scapito dei patriarchi orientali.

In quell’occasione il Patriarca di Costantinopoli tentò a sua volta di rivendicare un ruolo di superiorità rispetto agli altri patriarchi, presentandosi come “patriarca ecumenico”, e questo non piacque al Vescovo di Roma.

Ma quali sono le principali differenze tra cattolicesimo e ortodossia?

Cristiani ortodossi e cattolici praticano entrambi il battesimo, i primi per immersione, immergendo completamente il battezzando nell’acqua santificata per farlo rinascere a nuova vita, i secondi per infusione, ovvero il sacerdote versa l’acqua santificata sul capo del battezzando.

 Gli ortodossi si rifanno al termine greco baptisma, che significa “immersione”, e il loro rito prevede tre immersioni integrali.

 Per la Chiesa ortodossa il battesimo è il momento in cui una persona nasce in Cristo, ricevendo un nuovo nome, esclusivamente quello di un santo.

Prima di tutto i cristiani ortodossi non riconoscono un’autorità religiosa unica.

I singoli vescovi governano la propria chiesa attraverso sinodi locali, senza rendere conto a un unico capo paragonabile al Papa cattolico.

Il patriarca ecumenico di Costantinopoli è considerato primus inter pares (“primo tra pari”), ma la sua figura e il suo ruolo sono per lo più di rappresentanza della professione religiosa.

I cristiani ortodossi considerano i vescovi diretti successori degli Apostoli, e come tali investiti del mandato voluto da Cristo stesso quando creò la Chiesa. Si rifanno dunque alla Chiesa delle origini e alla fede cristiana originaria, basata sulla santa tradizione: Sacre Scritture, insegnamenti dei Padri della Chiesa, principi dogmatici elaborati nei sette concili ecumenici storici.

Dunque la chiesa ortodossa promuove e diffonde la fede cristiana delle origini, creata da Gesù e tramandata dagli apostoli dei quali i vescovi sono i diretti successori.

Una differenza tra ortodossi e cattolici riguarda il dogma dell’Immacolata Concezione.

Cristiani ortodossi e cattolici tengono in gran conto la figura di Maria, Madre di Gesù, che gli ortodossi chiamano Theotókos, Madre di Dio.

Ma i cattolici sostengono che, pur essendo nata da un uomo e una donna comuni, Gioacchino e Anna, la Vergine Maria venne concepita libera dal Peccato Originale, in quanto destinata a portare in grembo Gesù Cristo.

Per gli ortodossi invece Maria venne concepita con il Peccato Originale, e venne purificata proprio nell’istante in cui Gesù venne posto nel suo grembo.

Gli ortodossi non riconoscono il dogma della Assunzione di Maria.

I cristiani ortodossi considerano validi i Sette Sacramenti, manifestano devozione verso la Vergine Maria Theotókos, Madre di Dio, e venerano anche i Santi.

Per gli ortodossi, che incoraggiano le preghiere in suffragio dei defunti, il sacrificio di Gesù è stato sufficiente per salvare tutti gli uomini, o almeno quelli disposti a vivere secondo le leggi di Dio.

 I sacerdoti possono scegliere di sposarsi ma in questo caso non potranno diventare vescovi, così come i monaci, le cui comunità sono fondamentali.

Per gli ortodossi gli uomini nascono puri, non contaminati dal Peccato originale di Adamo ed Eva, che loro chiamano Peccato Ancestrale.

Tuttavia quando il corpo muore, l’anima deve intraprendere un viaggio attraverso le stelle, nel corso del quale deve fermarsi in diverse stazioni, le telonia, dove spiriti malvagi la interrogano ed esigono il pagamento di un dazio per azioni commesse vere o presunte.

In questo viaggio l’anima virtuosa viene però aiutata e sostenuta dagli angeli.

Più una persona ha amato Dio e vissuto una vita santa, più gli sarà facile superare le prove e arrivare in Paradiso.

Riguardo al Peccato Originale, che chiamano Peccato Ancestrale, non lo considerano: gli uomini nascono puri, non contaminati dalla colpa di Adamo ed Eva, ma per loro stessa natura geneticamente predisposti a peccare.

Di Admin

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