De Ficchy Giovanni
Fonti russe hanno confermato la morte del maggiore generale Vladimir Zavadsky, avvenuta alla fine di novembre nella regione di Kherson (il luogo esatto non è stato confermato).

Il generale, già comandante di una famosa divisione corazzata e attualmente in posizione di comando di Corpo d’Armata, è rimasto ucciso da una mina piazzata nelle retrovie dagli stessi militari russi.
Secondo una prima ricostruzione, nelle retrovie della prima linea difensiva russa, nell’area di Kherson, sono stati posizionati vari campi minati da unità che, dopo aver posizionato le mine, sono state trasferite in altre zone di guerra.
Per questa ragione la posizione delle mine non è stata comunicata con esattezza alle forze russe nell’area e ciò avrebbe provocato il mortale incidente.
La storia ha una sua logica e potrebbe essere andata così anche se, personalmente, non escluderei l’ipotesi che il posizionamento di campi minati dietro le prime linee possa essere stato deciso per impedire ai soldati russi di arretrare e ritirarsi.
Operazione militare speciale” è il termine che la Russia usa per descrivere la guerra in Ucraina, lanciata nel febbraio 2022.
Le fonti Russe hanno reso omaggio a Zavadsky, definendolo “un ufficiale coraggioso, un vero generale e un uomo degno”.
Sia come sia, il generale Zavadsky è finito su una mina posizionata dai suoi commilitoni e ha concluso così la sua brillante carriera nelle forze armate russe.
E quando piazzi un campo minato adiacente alle tue retrovie, senza comunicarlo con esattezza ai tuoi commilitoni, ma soprattutto ai tuoi superiori, che cosa potrà mai andare storto?
Questo è il settimo generale perso dai russi in Ucraina, la cui morte è stata confermata dalle autorità russe.