Continua il viaggio della carovana di migranti attraverso il Messico, nella speranza di raggiungere gli Stati Uniti.

I migranti hanno cominciato il loro viaggio il 24 dicembre.

Il lungo serpentone composto da circa 6 mila persone, molti dei quali provenienti dall’America Centrale da Cuba, e dal Venezuela, raggiungerà la città di Escuintila, in Chiapas, dopo aver camminato per quasi 75 chilometri dal confine meridionale del Messico.

Molti di questi esseri umani pagano il prezzo di provenire da dittature, tremende. come quelle comuniste di Venezuela Nicaragua e Cuba e da repubbliche delle banane.

Marciano facendo quanto più rumore possibile e camminando lungo le grandi arterie piuttosto che passare da sentieri sperduti.

Si sono resi conto che così diventano, un fenomeno mediatico, un argomento politico, che non è poi tanto facile per i media non evidenziare.

Sono arrivati di nuovo alla frontiera del loro paese con il Guatemala e sono entrati come una valanga, senza chiedere permesso, con la sicurezza di chi sente di avere il diritto di camminare sulla terra che ha davanti. 

Sono arrivati di nuovo alla frontiera del loro paese con il Guatemala e sono entrati come una valanga, senza chiedere permesso, con la sicurezza di chi sente di avere il diritto di camminare sulla terra che ha davanti.

Del gruppo fanno parte diverse famiglie con bambini piccoli.

Le migliaia di persone sono in marcia da giorni e giorni e hanno dormito in strada anche la notte di Natale. 

La maggior parte delle persone che fanno parte delle carovane arriva dall’Honduras, e quest’ultima carovana non è l’eccezione.

Si stanno avvicinando al confine con il Messico.

Il Messico ha assegnato oltre 32.000 soldati e ufficiali della Guardia Nazionale , circa l’11% delle sue forze totali , per far rispettare le leggi sull’immigrazione, e la Guardia Nazionale ora detiene molti più migranti che criminali.

I limiti di questo approccio però sono emersi martedì, quando gli ufficiali della Guardia Nazionale non hanno fatto alcun tentativo di fermare la carovana nel principale punto di ispezione dell’immigrazione nell’entroterra messicano, nello stato meridionale del Chiapas, vicino al Guatemala.

Di Admin

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