Dario Miccheli

Questo termine mi ricorda e mi fa tornare alla mente il Verga, i veristi e le critiche che l’America ha mosso ai nostri “cine panettoni” creando una caccia alle streghe che si è innescata oltreoceano contro tutto un modo di vedere la comicità in Italia da gli anni settanta-ottanta , fino ai nostri giorni.
Il Patriarcato é stato per l’Italia rurale e contadina il “concetto di famiglia allargata”, in cui in cui il patriarca con il toscano in bocca e i cappello in testa comandava sulla famiglia, figli , nipoti ,nuore e generi.
Tutti lavoravano la terra della masseria e coabitavano creando un nucleo famigliare legato alle tradizioni e alla terra.
Cero ora è considerato un metodo deteriore e frustrante della dignità dei singoli individui che componevano il gruppo, ma in realtà era un modo di mutua assistenza e di divisione dei compiti che permetteva alla famiglia di sopravvivere alle immense difficoltà economiche e strutturali di quel tempo.
Nella cultura dell’ antica Roma il pater familia aveva diritto di vita e di morte sulla sua gens, ma anche in quel caso era la necessità di sopravvivere che imponeva quel sistema, che permetteva di mantenere unita una struttura che si autodifendesse dagli attacchi delle altre gens.
Ora è tutto anacronistico e lontano come sono lontani e privi di senso gli attacchi di chi vede un patriarcato moderno nelle morti per femminicidio, questi crimini odiosi, dettati dalla impotenza fisica di continuare a possedere la donna che si ritiene ” appartenga” all’omicida, che preferisce uccidere che perdere il “possesso” di una “cosa” che si ritiene solo sua.
Aberrazioni mentali e fisiche che rendono il soggetto “debole”, in questo caso l’uomo, incapace di fare altro per mantenere il possesso e di vedersi costretto ad eliminare la donna e in molti casi , eliminare anche se stesso per mantenere la sua dignità.
Si tratta di situazioni psicologiche legate alla debolezza e l’inferiorità che l’uomo sente nei confronti delle donne, non più soggette , ma libere e indipendenti, oppure che vogliano uscire dalla situazione di sudditanza economica e sociale in cui versano.
Quindi non patriarcato, ma vero disaggio mentale ,che porta alla violenza fino alle estreme conseguenze.
Non è il cinema comico o le battute di certi comici a creare disaggio, ma la società che si è evoluta lasciando in dietro certi uomini e le loro “impotenze celebrali e fisiche” nei confronti dell donne.
Bisogna rieducare gli uomini e reinserirli in una società in cui le donne sono soggetti paritari e non esseri inferiori da gestire.